sabato 13 febbraio 2021

IO E UN ALTRO MARIO

 PER ASPERA AD ASTRA

Perché sono tutt’ora fermamente convinto della vittoria certa di Donald Trump

Non mi sono mai interessato particolarmente alle faccende americane, fin quando all’inizio della scorsa primavera non scoprii aspetti inusitati nella presidenza di Trump. E non essendo informato bene, nemmeno avevo considerato più di tanto in precedenza il presidente stesso. L’unica cosa che avevo spiccatamente notato era che sin da quando Trump era apparso sulla scena politica tutti i media, gli “intellettuali”, i personaggi della cultura e dello spettacolo, i politici e potenti vari e soprattutto gli oscuri personaggi che detengono il vero potere, gli si erano lanciati contro e si erano accaniti contro di lui con un’intensità mai vista in precedenza e a differenza di quanto avvenuto con tutti i suoi predecessori. Comunque il fatto che avesse contro di sé tutto l’establishment me lo rendeva già allora in qualche modo simpatico. A marzo dell’anno scorso poi appresi fattori nuovi che cambiarono la mia prospettiva. Mi divenne chiaro che Trump non è un semplice politico come tanti altri, ma un Uomo autentico, che combatte la mia stessa battaglia e per di più con mezzi e armi molto più potenti di quanto io possa mai avere a disposizione. Compresi che questo uomo, per tanti versi così diverso da me, voleva vincere i miei nemici, che sono i nemici di tutta l’umanità e di tutta la vita sulla terra. Per me questa lotta è iniziata oltre 20 anni fa, quando (come Trump) abbandonai la mia vita agiata per dedicarmi alla soluzione dei tremendi problemi che affliggono la società umana e iniziai a studiare i temi della Sociosofia. Ho esposto nei libri scaturiti da questi studi la struttura e i meccanismi del Deep State già anni prima che si iniziasse a parlarne in rete. Nel “Manifesto della Sociosofia” (3 vol., 2400 pag. – esaurito) non ho spiegato solo in dettaglio l’organizzazione, il funzionamento e i funesti obiettivi della cupola di potere che strangola il mondo, ma ho illustrato il mondo come sarebbe (e come sarà) senza questa influenza maligna e il modo semplice e pratico per liberarsene, secondo il principio che il potere del male può essere vinto solo da un potere ancora più forte. Scoprii parallele con la Sociosofia quando venni a conoscere le reali intenzioni di Trump e l’esistenza (già sospettata e prefigurata) di “The Plan” e di Q. Così mi è venuto chiaro che esiste una grande convergenza nell’intento di raggiungere obiettivi comuni. Se fino a quel momento avevo parlato nei miei post quasi esclusivamente di Sociosofia e di argomenti ad essa correlati, a quel punto avvenne un mutamento. Avendo capito cosa c’è veramente dietro a Trump e al movimento dei patrioti e che si tratta in fondo delle stesse forze di Luce che hanno dato vita alla Sociosofia, mi sono reso conto che nell’attuale, cruciale momento di svolta epocale avrei dovuto unire le mie forze a quelle di cui ero appena venuto a conoscenza, e di conseguenza ho posto la Sociosofia e le mie opere in secondo piano, iniziando a informare su Trump e condividendo le notizie a riguardo man mano che le trovavo.Molte persone che mi seguivano perché interessate ai concetti della Sociosofia hanno creduto in un primo momento che fossi impazzito, che avessi abbandonato i miei ideali libertari, che mi fossi fatto abbindolare improvvisamente da ideali di “destra reazionaria”. Ho perso vari amici per questo motivo, sia virtuali che reali. Da quando ho cominciato a pubblicizzare Trump e a divulgare le informazioni salienti sullo svolgimento del “piano” abbiamo visto tutti quante cose siano state messe in campo dalla cupola per ostacolarlo e fermarlo: pandemenza da farloccovirus, tumulti violenti, show mediatici, censura e disinformazione a go go, ecc. ecc. Durante tutta l’estate e l’autunno tutti i media all’unisono pronosticavano la vittoria di Pedojoe, mentre io, basandomi su informazioni di prima mano che allora ricevevo dagli States, ho continuato a sostenere che la vittoria di Trump sarebbe stata una valanga. E anche questo mio totale contrasto con tutte le voci di regime ha fatto dubitare alcuni della mia salute mentale. Poi venne il 3 di novembre. La vittoria di Trump fu schiacciante, al di là di ogni previsione. Ma subito venne annunciato da tutte le solite fanfare che aveva perso e che la marionetta cinese era il nuovo presidente eletto. Io non ho creduto nemmeno per un istante a questa fandonia e anche se molti avevano già perso la speranza, io continuavo ad invitare all’ottimismo. Sono stato attaccato, insultato e deriso per tale motivo e accusato di non vedere l’evidenza. Ma la Sociosofia mi ha fornito gli strumenti adatti per decodificare la realtà e per non farmi influenzare da fandonie, anche se sostenute da milioni, e l’esame dei fatti oggettivi mi dava la certezza assoluta ancor prima che si venisse a sapere dei tanti maneggi e brogli avvenuti. Fino all’11 dicembre le speranze erano rivolte alla Corte Suprema e all’esame dei ricorsi, ma quando questi vennero rigettati sorse un’onda oscura di scoraggiamento, che però su di me ebbe l’effetto di un onda che si abbatte sulla roccia. Di nuovo esortai a non abbandonare la fiducia e a non dare peso all’avvenimento. E di nuovo venni aspramente criticato. Quando il 18 dicembre non venne presentato il rapporto Ratcliffe sulle ingerenze straniere nelle elezioni, tutto si ripeté. A questo punto le aspettative si focalizzarono sulla data cruciale del 6 gennaio, sull’accettazione delle obiezioni e sulla decisione di Pence. Abbiamo visto tutti il casino che è successo e come sembrava che Trump avesse subito più sconfitte contemporaneamente. Io, invece, continuavo a ripetere che come stra-vincitore delle elezioni Trump era invincibile in ogni caso e che fosse solo una questione di tempo perché tutti i nodi venissero al pettine. Nuovamente si accesero animate discussioni e ancora venni accusato di essere fuori di testa e di voler negare l’evidenza. Altri amici se ne andarono …Poi il presidente degli Stati Uniti, la sua famiglia, i suoi avvocati, il suo entourage e i suoi sostenitori vennero bannati, censurati e oscurati dai social media. Da allora mancano completamente notizie di prima mano, mentre la censura di tutte le voci che diffondevano notizie reali si è rafforzata oltre ogni limite. Il 20 gennaio ci fu il grande teatrino dell’insediamento “ufficiale” del figurante senile del Deep State, trasmesso in diretta in mondovisione e un’altra volta venni dichiarato scemo perché non ci credevo. La messinscena del giuramento dell’impostore però non mi ha convinto assolutamente. Sembrava tutto troppo finto, come in un film di terza categoria.Da allora sono passate oltre tre settimane nelle quali abbiamo avuto ben poche notizie e ormai si sono delineati due gruppi ben distinti di persone: coloro che come me hanno ancora piena fiducia nel piano, nei suoi ideatori e nel suo esecutore Donald Trump, e coloro che si sono bevuti abbastanza bufale mainstream da essere ormai avviliti e rassegnati. Io ho descritto il crollo della cupola nel libro scritto tra il 2013 e il 2015 e ho spiegato che esso avviene attraverso lo svelamento della verità e il Grande Risveglio che questo provoca. Esattamente quello che intravvedo chiaramente nelle mosse di Trump e dei suoi patrioti. Non ho quindi alcun dubbio sulla riuscita finale del progetto di smantellamento del DS e del NWO. Da quando osservo con attenzione lo svolgersi degli avvenimenti ho realmente l’impressione di assistere ad una partita a scacchi a più dimensioni. Anche se si sa che uno dei giocatori è più intelligente e vincerà di sicuro, non è possibile prevedere la durata della partita, che dipende da ogni singola mossa e contromossa. Sono quindi giunto alla conclusione che possiamo solo assistere allo svolgimento di questa partita straricca di suspence e colpi di scena.
Ma la certezza della vittoria del bene sul male, della Luce sul buio, della verità sulla menzogna, della conoscenza sull’ignoranza, del buon senso sulla stupidità, dei patrioti sui globalisti, degli onesti sui satanisti, della parte sana della nazione sul suo stato profondo, dello spirito democratico su quello feudale, e quindi della vittoria di Trump sui suoi avversari, rimane ferrea. Si tratta della vittoria suprema nella battaglia finale per il destino del mondo, della vittoria contro un futuro destino tetro di totale schiavitù per i sopravvissuti in un ecosistema distrutto, da parte di un fulgido futuro di autonomia, sovranità e libertà per tutti, di un mondo di prosperità, benessere e felicità per ognuno.
Credo che avere anche solo una minima traccia di dubbio nella vittoria significa essere dei traditori agli occhi di Dio. Non avere certezza del trionfo vuol dire rinnegare le eterne cosmiche leggi evolutive e tutti i valori e principi che ci rendono veramente umani e degni di definirci civili. Più che convinto, sono assolutamente certo, che tutto avviene nel migliore dei modi e che l’avvento del nuovo mondo di Amore e Felicità sia ineluttabile. Cercheranno per un po' ancora in tutti i modi di evitarlo, ma perderanno inesorabilmente. L’ho scritto anni fa e ora ne sono persuaso più che mai. Assisteremo presto al ritorno del condottiero, alla vittoria sulle forze oscure e al trionfo definitivo del bene. Abbiate pazienza, perché credo che manchino ancora poche mosse prima dello scaccomatto!
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Comme
  • caro Mario , con l'esclusione della Sociosofia che non ho mai preso in considerazione e che anche al momento disconosco (bisognerà a questo punto che mi decida ad affrontarla secondo qualche tuo consigluio) hai avuto lo stesso percorso che ho avuto io in quest'ultimo anno e non prima. Pure io consideravo Trump una sorta di Capitan America pittoresco e non mi aveva particolarmente impressionato anche se debbo dire la verità ai suoi tempi nel 2016 mi ero detto "tra lui e quella megera della Clinton meglio lui " il ribaltamento di considerazione si è cominciato a palesare nel marzo del 2020 quando appunto a fronte della distopia del reale, ho cominciato a realizzare che forse un personaggio con le sue caratteristiche così estreme , così esagerate, così pittoresche, era sul serio il più concreto esempio di opposizione all'assurdo di quello che stava capitando nel mondo (la pagliacciata di un virus, la farsa di una pandemia senza numeri, le chiusure della gente e poi piano piano i veri significanti di tutta tale manovra ) lui e pochissimi altri campioni : Putin, Luckacensko, Bolsonaro, da noi, sempre con qualche riserva, uno Sgarbi, una Cunial, un Tarro, un Porro, un Capezzone, un Ruggeri, un Montesano e pochissimi altri. Ho ribadito spesso che la lunga cattività , ancora in atto e che non vede demordere le forze della somma negatività espressa dal modernismo , dal consumismo, dalla ipocrita e buonista mentalità di sinistra, dal comunismo cinese , dalla infame schiera di magnati tipo Gates, Soros, Rockfeller, Kissinger e sedicenti esperti tipo Fauci e non nomino neppure quelli nostrani, da questo fantomatico Great Reset propagandato da Schwab e dalla sua immonda associazione, ha presentato come vantaggio secondario certi tratti personali di approfondimento culturale e di miglioramento fisico, malgrado l'età avanzata, che hanno portato ad una profonda revisione generale, che va intesa appunto come vera e propria guerra contro queste forze che vanno appunto equiparate a fitte e buie tenebre

  • ecco un filmato che mi ha fatto capire quanto le Forze delle tenebre hanno preso male la vittoria di Trump nel 2016, che aveva interrotto tutti i loro piani di schiavizzazione dell'umanità, che ora stanno perseguendo, apparentemente senza più oppositori. Ed ecco perchè Mario Haussmann diventa un faro di convincimento per persone come me che non hanno la stessa forza di carattere

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