Come ho scritto in un post di stamani, mentre ero seduto su di un ramo posato sulla spiaggia con la risacca delle onde che lo lambivano, a volte non riesco del tutto a superare il mio criticismo kantiano, che mi fa indulgere in un pericoloso sonno dogmatico, rimango però sempre affascinato e appassionato di coloro come Mario Haussmann che sono più a mo' dello Schopenauer de Il mondo come volontà e rappresentazione, cui bastava sfogliare una pagina del suo pensiero, per sfogliare tutto il mondo o anche fare di un uomo esempio come Trump quel SuperUomo invocato da Nietzesche col suo Zaratustra. Qualche dubbio critico quindi a volte, ma con la perseveranza del Cogito, e siamo quindi ad un terzo filosofo col suo Discorso sul Metodooggi a molti appare che sia terminato un sogno e che ci si debba svegliare ad una “cruda realtà”. Io invece sono certo, anzi certissimo, che la realtà vera sia ben diversa. Per questo voglio condividere con voi tutti alcune “crude” considerazioni in merito. Mario Haussmann parla : Ho iniziato quasi 10 mesi fa a seguire Donald Trump e le sue vicende, quando mi sono reso conto che dietro a questo personaggio e alle sue azioni si celava ben più di quanto avessi mai sospettato. Nel corso del tempo, man mano che imparavo a conoscerlo meglio e a comprendere cosa egli significava, la mia stima per Trump non ha fatto che crescere. E mentre mi addentravo sempre più profondamente in questo territorio di scoperte ho condiviso con voi su questa mia bacheca le cose più importanti che ho scovato e riconosciuto. A chi mi segue da tempo dovrebbe essere divenuto chiaro che Donald Trump è la figura simbolica di un mutamento epocale, di una guerra sia fisica che metafisica, escatologica e spirituale, destinata a bandire per sempre da questo pianeta quello sviluppo innaturale chiamato “il male”, che finora ha ostacolato e impedito il naturale cammino evolutivo di tutti gli esseri. In questo ambito immane la dimensione politica è tanto secondaria da risultare irrilevante agli effetti pratici. Nel mondo si sta decidendo il cammino futuro di tutte le specie viventi e in particolare per l’umanità si tratta di stabilire se verrà imboccata una luminosa via ascensionale oppure una tetra e lugubre strada discendete verso un ignoto inferno. Nell’attuale momento storico questa battaglia iniziata secoli addietro sta giungendo al culmine e le forze in campo sono scatenate al massimo. A chiunque abbia occhi per vedere ciò appare evidente. Solo che ho notato che molti di coloro che hanno aperto i loro occhi sulla realtà dei fatti si focalizzano a guardare solo una parte del quadro, quello oscura, forse perché quella luminosa splende in modo troppo brillante per i loro occhi disabituati al chiarore abbagliante del bene puro e sublime. Quindi essi vedono lo strapotere del maligno, le aberrazioni del sistema, la malvagità imperante. Eppure non riescono a scorgere le anime in cammino, gli impulsi eccelsi nei cuori di innumerevoli persone, i nobili ideali che caratterizzano i pensieri degli esseri. Essi non vedono l’operato dello Spirito e la sua divina collaborazione con le potenze di Madre Natura. Essi non scorgono nulla al di là dell’ingannevole mondo delle apparenze. Ora, nel momento decisivo, però contano solo le energie in campo, non le apparenze. Stiamo assistendo da quest’estate alla più grande psy-op che si sia mai vista. Abbiamo avuto prove tangibili della popolarità di Trump e di quanto sia amato dal popolo americano. L’abbiamo visto vincere come una valanga. Abbiamo constatato quanto questa vittoria sia stata osteggiata da tutti poteri costituiti, abbiamo assistito ad attacchi di ogni tipo (l’ultimo tentativo di assassinare Trump risale a meno di due settimane fa). Abbiamo osservato come sia stato censurato, silenziato, oscurato e come lo abbiano inondato con una marea di menzogne. Ora le mendaci fanfare del regime, all’unisono, vogliono farci credere che l’era di Trump sia finita. La patetica e ridicola fantacerimonia d’insediamento del demente pedofilo fantoccio cinese è stata trasmessa in mondovisione e ora il mondo dovrebbe credere che il sogno della libertà sia terminato e che attenda tutta l’umanità il funereo destino voluto dal NWO. La sceneggiata degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 sembra una bazzecola a confronto della messinscena globale attuale. Ma che la finzione sia così enorme non toglie nulla al fatto che si tratta solo di una montatura. E come tale è destinata a crollare.Trump ha vinto l’elezione con un margine mai visto prima. Per dissimulare questo risultato storico sono stati compiuti crimini colossali, a livello internazionale. Ricordo solo come esempi le schede false, i doppi conteggi, gli elettori che hanno votato senza averne diritto (perfino i morti!), i brogli avvenuti con complicati algoritmi di conteggio dei voti in server situati all’estero, gestiti da ditte private e servizi segreti deviati, per i quali hanno addirittura utilizzato canali militari su satelliti di altre nazioni per trasmettere i dati, ecc. ecc. Si tratta della frode più grande che ci sia mai stata. Infatti in questo modo l’intero popolo della nazione più potente della terra è stato privato del diritto di decidere il proprio destino. Accettare questo fatto non significa essere realisti, ma essere del tutto deficienti. Coloro che anche solo lontanamente prendono in considerazione l’evenienza della disfatta sono dei mostri, collaboratori delle forze oscure, esseri deplorevoli.
Essi, con questa loro scellerata scelta, danno il loro appoggio a potenze sataniche, rinunciano in un solo colpo a tutti gli ideali che hanno dato vita alla civiltà, alla libertà, alla democrazia, alla dignità umana, al diritto di essere felici. Essi tradiscono la propria scintilla divina e tutti i propri fratelli che non abbracciano le loro infami inclinazioni. Ho ripetutamente chiesto gentilmente a tutti questi soggetti dall’anima torbida e dalla mente offuscata di eclissarsi dalla mia bacheca. Ma dai commenti che mi sono giunti da ieri noto che moltissimi non hanno fatto come ho chiesto loro. Ho pregato i disfattisti, i dubbiosi, gli scettici, i pessimisti, gli sfiduciati, i demoralizzati, i diffidenti, i piagnucolosi, i menagramo e gli uccellaci del malaugurio, di non seguirmi, di ignorare i miei post, di cancellarsi dalle mie amicizie, di sparire dalla mia vista, di evaporare, di svanire, di scomparire dalla mia vita, e soprattutto di non appestare la mia bacheca con commenti insulsi, inopportuni, negativi, astiosi o riprovevoli. Ma sembra che molti non l’abbiano voluto capire.Sarò quindi più esplicito! Chi non è intimamente convinto della immancabile e inevitabile vittoria del bene non può in alcun caso essere mio amico. Chi dubita di questa vittoria certa si schiera dalla parte di coloro che considero i miei nemici. Ora sono giunto al punto da domandarmi che cosa ci fanno questi miei nemici di fatto tra i miei cosiddetti “amici” di Facebook. Io non ho nulla in comune con costoro e non li sopporto proprio e ho quindi deciso di procedere ad un grande ripulisti delle amicizie di Facebook.Non meravigliatevi quindi se avete espresso dubbi sulla vittoria di Trump, se avete accettato Biden, se avete espresso opinioni disfattiste o ancora peggio se avete usato termini offensivi nei miei confronti, se a breve non riuscite più a trovare la mia bacheca perché vi ho bloccati. Nel mio mondo, che si riflette nella mia bacheca Facebook, non c’è proprio posto per la negatività e di conseguenza non c’è posto per pessimisti e dubbiosi. Riesco a considerare amiche solo persone che condividono con me una visione luminosa e positiva e gli alti ideali espressi nella realizzazione dei valori umani. Con loro condivido l’ottimismo e l’entusiasmo e ciò rende l’amicizia reale e profonda. I tiepidi e gli indecisi mi sono indifferenti, mentre provo un’avversione profonda e viscerale per gli spiriti tenebrosi che si celano dietro posizioni scoraggianti. Addio, dunque, a tutti coloro che dubitano di Trump. Può darsi che ci si incontri nuovamente, dopo che i prossimi eventi venturi vi avranno fatti ricredere e avranno purificato i vostri animi con il riconoscimento dell’immutabile verità.
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