giovedì 10 dicembre 2020

REAZIONE E LIBERTA'

 

Noi che siamo colti, intelligenti e abbiamo quella "cura" per i nostri figli e nipoti, ma anche per una umanità non robotizzata e non irretita dal consumismo comunista e dalla paura, amante spassionata della libertà, senza se e senza ma, dovremmo sentirci tranquilli? No! perché le forze del male detengono le disgustose leve del potere più accreditato: lo sterco del diavolo (dia-ballein= ciò che separa, digiunge) : il danaro. Comprando gente e manipolando dati e informazione possono quindi arrivare a livelli inimmaginabili di mercimonio e abominio e quindi attentate alla nostra libertà. Lo vedi come funziona il narcisismo infinitesimale: da una parte in sintonia con Al di là del principio del piacere e thanatos appena oltre la pellicola della riflessione come4^ figura non iscritta da Freud nella seconda topica (il Super Es), dall'altra però come riverbero di desiderio assimilabile all'altro e quindi come suggestione lacaniana (inconscio appunto come l'altro) che ha d'accordo in prima battuta laHeideggeriana "cura" verso chi ti corrisponde maggiormente, ma si presta anche 
ad una ulteriore proliferazione, fatto però salvo il principio del messaggio,.... quale messaggio? Bhe certo non quello del consumista/comunista e del terrorismo mediatico sanitario e di mercimonio, sopratutto digital/virtuale, ma quel messaggio "a chi di competenza" individuabile solo in un moderno reazionario, con la formula  "REAZIONE E LIBERTÀ"                    Veniamo alla più concreta possibilità di salvezza ovvero Trump e le  elezioni alla Presidenza USA : Ancora una volta Trump si è rivelato essere di parola: aveva promesso due giorni di fuoco e fuoco è stato.  Iniziamo da una data: l'8 Dicembre,  una delle date cruciali da un punto di vista giuridico perché rappresentava lo spartiacque temporale per aggiustare i processi e condurli direttamente davanti alla Corte Suprema.E così è stato, ma con l'aggiunta di un aspetto che non avevamo immaginato: LA DENUNCIA DEL TEXAS. Sì, perché questo Stato, essendo la federazione Americana concatenata da multipli interessi politici/economici, ha deciso di ritenersi parte lesa nel processo elettorale appena terminato; sentitosi oggettivamente danneggiato dai brogli accaduti negli altri Stati, ha infatti sporto denuncia verso di loro. Ma l'accusa non concerne materialmente il broglio, cosa che giustamente fanno notare i Media corrotti, poiché non sarebbe di pertinenza giuridica né del Texas né della Corte Suprema, l'accusa è mossa contro la validità costituzionale dell'intero processo.Sulla base di questa contestazione legittima e pertinente, infatti, si sono accodati ulteriori 17 Stati e molto probabilmente altri ancora si faranno avanti. A queste denuncie dobbiamo aggiungere la mozione personale del Presidente Donald Trump a supporto di quella del Texas.Tradotto in parole povere: UNA BOMBA MICIDIALE A OROLOGERIA. La cosa divertente di questa storia è che il tempo per "accroccare" una difesa da parte dei "quattro" , è di appena 24 ore, la cui scadenza è fissata proprio in questi minuti un cui scrivo. Prima di parlare delle conseguenze di questa azione però è necessario spiegare la questione della Corte Suprema nel caso della Pennsylvania.In coro i soliti "giornalai" hanno gridato all'ennesima sconfitta giuridica di Trump. TUTTO FALSO. La questione giudicata dalla SCOTUS era inerente alla legittimità dell'urgenza del provvedimento ed è stata rigettata dalla Corte, mantenendo però il quadro inalterato rispetto ai contenuti; anzi, a seguito di questa decisione giuridica, i contenuti stessi presentati dall'accusa (che non erano stati presentati dai legali di Trump, come raccontato, bensì dal Senatore Repubblicano Cruz) saranno valutati insieme alla causa presentata dal Texas. DOPPIO COLPO. Gli scenari che si prospettano sono di tre tipi:

1) La corte Suprema dichiara vincitore Trump annullando la votazione nei quattro Stati.                 

2) La Corte Suprema richiede al parlamento dei quattro Stati in bilico di effettuare una votazione interna per eleggere i 4 rappresentanti che il 14 dicembre voteranno ai grandi elettori (qui la questione riguarda i numeri dei rappresentanti dei 4 parlamenti che, seppur come in alcuni casi a conduzione democratica, presentano comunque maggioranze Repubblicane. .                                             

3) La Corte Suprema dichiara la vittoria di Biden. Scenario possibile ma improbabile in quanto 6 giudici su 9 sono repubblicani e inoltre, al di là dell'appartenenza politica, la Corte è formata da costituzionalisti puri che valutano esclusivamente la Costituzione per quel che vi è scritto (Giudici Alito, Clarence Thomas e Amy Coney Barrett).                                                         Non dobbiamo scordare che quest'ultima eventualità aprirebbe una quarta possibilità:         LA CORTE MARZIALE E IL PASSAGGIO AI TRIBUNALI MILITARI. Possibilità costituzionalmente legittima che imporrebbe, però, uno stato di accusa alla Corte Suprema stessa per alto tradimento. Insomma, di certo i prossimi giorni saranno decisamente movimentati.Prima di chiudere bisogna aggiungere una postilla (che postilla non è) riguardo all'ultimo ordine esecutivo emanato da Trump.Il Presidente prepara infatti lo scacchiere per le prossime mosse e, di certo, non sono destinate a passare inosservate.Ha infatti ordinato di: CONGELARE LE AZIONI DI INTELLIGENCE IN CASO DI MINACCIA INTERNA NAZIONALE.  In parole povere, con una semplice mossa, mette fuori gioco le schegge fuori controllo rappresentate da CIA ed FBI che spesso servono più fedelmente il Deep State che gli interessi nazionali. Colpo da maestro.

Post Scriptum  Certamente le nostre analisi saranno condite dai sorrisini e dai commenti derisori degli sciocchi che incuranti dei dati, delle analisi e delle fonti ufficiali continueranno imperterriti nella loro ridicola azione di disturbo, in fondo sono utili pure loro che con la loro stupidità mostreranno da che parte sta la verità.

*      VINCEREMO

 Questo scrive certo Gaspare Russo, che ho trascritto di para patta  pur  considerando che l'unica cosa che non mi piace è quel "vinceremo " alla fine : porta sfiga : a Mussolini nella dichiarazione di guerra, si ironizzava che si era incantata la puntina del grammofono proprio sul solco tra vincere e vinceremo senza però riuscire a passare alla seconda parola, poi vediamo che fine fanno tutti i veri "andrà tutto bene" eredi dei "dio è con noi" e altre baggianate del genere . Bisogna non lasciarsi trascinare da queste affermazioni apocalittiche e limitarsi a riportare i fatti, anzi mettendoci sempre un pò di dubbio, per non andare incontro a disillusioni ed anche a figuracce. Ora per illustrare per benino quello che in questi giorni passa per l’informazione (ovviamente esclusa quella ufficiale di telegiornali e media comprati dal potere immondo), riprendo altri due passi da FB,  il primo di Giorgio Bianchi lucidissimo espositore di tesi corrette  “L'errore di fondo secondo me è credere che sia stato il virus a cambiare il mondo. In realtà quello che stiamo vivendo è il disvelamento di un processo iniziato alcuni decenni fa. Noi eravamo già così, il virus ci ha semplicemente fornito un pretesto per uscire allo scoperto. Ora semplicemente non ci sentiamo più in colpa per essere ciò che siamo. Molti di noi erano già svuotati da tempo di qualsiasi afflato spirituale. Oramai siamo individui razionali, secolarizzati, che tendono a ridurre tutto alla nuda materialità. Non esiste un modo univoco di interpretare la realtà, ma soprattutto non esiste una modalità più vera di un'altra: è solo una questione di cultura e di educazione. Il nostro problema è la presunzione che il nostro approccio sia più evoluto e quindi di conseguenza più vero. Ma questo è un errore fatale. La nostra immagine di mondo è stata creata ad arte per incasellarci nella società del futuro che stanno disegnando per noi. Stanno cambiando l'assetto socio-economico del nostro mondo e nel contempo ci stanno modellando per adattarci ad esso, per fare in modo che lo accettiamo senza ribellarci. Ciò ha comportato lo svuotamento di tutti gli aspetti spirituali della nostra essenza, la rottura con i modelli del passato e sta spalancando le porte a frustrazioni e nevrosi.

Ci sono quindi i pseudo intellettuali di sinistra che hanno negato per nove mesi che l'emergenza pandemica fosse legata a una strategia di edificazione d'un nuovo modello di società e, anzi, hanno etichettato come "negazionista" chi sosteneva questo. Adesso che il programma del Great Reset risuona nelle parole dei vertici europei e dei capi di stato - ed è dunque divenuto impossibile negare l'esistenza di una strategia dall'alto di trasformazione sociale - ci apprestiamo a osservare il salto della quaglia: ovvero l'adesione a tale programma giacché i suoi enunciati retorici sulla sostenibilità, ben si confanno all'immaginario della sinistra benestante e neo-borghese. Il fatto che questo programma prospetti la precipitazione nella miseria di almeno un quarto della popolazione e che distrugga qualsivoglia dimensione collettiva e cooperante tanto del lavoro quanto della socialità sostituendola con simulacri virtuali, è accettato volentieri da una mentalità e da una generazione che, oltre a far propria la prospettiva della clausura permanente e quindi del pensionamento anticipato dalla vita, pretende anche di imporre suddetta prospettiva al resto dell'umanità e alle giovani generazioni. La sinistra non è più un mero ambito di falsa coscienza, ma  si è rivelata  come la più volenterosa carnefice di qualsivoglia forma di libertà

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