lunedì 30 novembre 2020

KRAKEN IN SCONTRO DI TITANI

 Ecco mi trascrivo di para patta questo lungo articolo di Gianmarco Landi, ispirandomi filmicamente al film del 1981 Scontro di titani



Il Kraken, il mostro giuridico-informatico in grado di stritolare i Dem e tutti i suoi grandi sponsor, è stato rilasciato in Georgia il giorno antecedente a quello del Ringraziamento, sotto forma di una denuncia di ben 104 pagine in cui sono state esposte le massicce frodi ammannite in questo significativo stato. Quello che rende la denuncia una vera e propria bomba nucleare è la forza delle prove a supporto delle pesantissime accuse, tanto che alcuni esperti di intelligence high-tech hanno concluso che il furto elettronico di schede ha un carattere oggettivo e immediatamente riconoscibile, e perciò l’azione giudiziaria sicuramente ribalterà i risultati annunciati dai media in favore di Biden. Il Kraken è stato liberato da Sidney Powell primariamente nel sud est in uno Stato ad altissimo valore simbolico, nonché a tradizione politica Repubblicana sin dagli anni 60: la Georgia. Si tratta di uno dei più vecchi stati degli USA, con capitale Atlanta, una città molto importante in ambito di considerazioni globaliste dal forte afflato massonico. Tanto per avere un’idea dovete pensare che durante la presidenza Clinton, ad Atlanta si tennero addirittura le Olimpiadi, un evento globale che così come le Olimpiadi della Berlino nazista del 1936, o quelle di Londra del 2012 all’insegna del dominio assoluto degli Illuminati, ha il senso di imprimere una qualche valenza di portata mondiale. La Georgia confina con il Tennessee, con la Carolina del Nord e del Sud, con l’Alabama e con la Florida, e chiunque capisca di elezioni USA sa bene che ci troviamo in una zona ad appannaggio dei Repubblicani, cioè in cui i Dem alle Presidenziali non fanno nemmeno campagna elettorale dando per persi i grandi elettori in palio, ad eccezione della Florida, dove invece la partita è sempre apertissima. Quando però la Florida è rossa con circa 4 punti di scarto, come è accaduto in questa tornata nonostante i brogli di cui vi racconterò, non c’è alcun dubbio che la Georgia non solo debba essere repubblicana, ma lo debba essere con almeno 8-10 punti di scarto. Stranamente questo non sarebbe successo nella notte tra il 3 e 4 novembre, e trattandosi di uno stato a totale guida repubblicana è molto importante approfondire l’humus di scontro storico politico in cui ci troviamo. La notte delle presidenziali Usa io ero sveglio come un grillo, stando attaccato allo screen del PC aspettando i flussi dei dati, e ad un certo punto ero totalmente sicuro della vittoria di Trump, fin quando lo scrutinio non si interruppe anche in Georgia, con Trump sopra di circa 7 punti. Sappiamo dalle narrazioni dei media mainstream che improvvisamente sarebbero arrivati voti postali a favore di Biden e la conta alla fine avrebbe fatto diventare blu il colore di questo stato per due decimali di punto, un conteggio ratificato nei giorni successivi sia dal segretario dello Stato Raffensperger, sia dal governatore Kemp, entrambi ovviamente repubblicani. Cosa è successo? Per capirlo bisogna ‘assaporare’ cosa significhi questo stato con circa 10 milioni di abitanti e un apporto di 16 grandi elettori nella corsa presidenziale, che in alternativa ai 20 grandi elettori della Pennsylvania, è assolutamente indispensabile a Biden per poter dire di aver vinto.I venti grandi elettori della Pennsylvania non saranno aggiudicabili a Biden, data l’enorme entità e la natura sgargiante dei brogli qui commessi, e perciò è stato assolutamente necessario far vincere Biden a tutti i costi in Georgia, sia per superare quota 270, così dando una credibile sembianza di vittoria al democratico, almeno agli occhi dei tifosi e degli sprovveduti, sia per ricercare la sponda dei republicani, senza la quale i Dem, essendo in minoranza al Senato e nella Corte Suprema, non potrebbero andare da nessuna parte. La scorsa settimana ci sono state vittorie politiche e significative per Trump in Pennsylvania, arrivando così alla decertificazione dei dati elettorali preceduta dallo svelamento del ruolo della mafia italoamericana nei brogli. I legali di Trump non hanno fatto presentare le prove per l’obiettivo di perdere e andare subito in Corte Suprema, tuttavia l’assemblea legislativa dello Stato e qualche giudice statale, hanno pensato di bloccare questa sconcezza della vittoria di Biden, dichiarando sia la de-certificazione dei dati elettorali, sia l’incostituzionalità molto probabile, cosa che tocca stabilire alla Corte Suprema e non certo ad organi statali. Quando uno stato come la Pennsylvania spedisce a casa 1.823.148 schede elettorali e ne ritornano votate 1.462.302 entro il 3 novembre, ma poi risulta che i voti postali totali sono stati 2.589.242 (cioè dopo il 3 novembre sarebbero arrivati un altro milione e centoventisettemila schede circa) cosa può essere successo, visto che Biden avrebbe recuperato 13 punti percentuali di svantaggio? La Corte Suprema era già intervenuta pesantemente in Pennsylvania, ordinando mediante il suo giudice Saul Alito di mettere da parte tutti i plichi di voti postali arrivati dopo il 3 novembre, e perciò quando essi saranno scorporati, i media dovranno sicuramente dire addio ai 20 grandi elettori della Pennsylvania ‘proiettati’ in favore di Biden. Basterà solo questo e niente di più lento e complicato, come le firme sulla busta o il watermark sulle schede illegali che ovviamente non si troverebbe, per dare 20 grandi elettori a Trump togliendoli al Presidente apparente. Tuttavia anche ricolorando di rosso la Pennsylvania, Biden potrebbe sembrare in vantaggio grazie alla Georgia e a tutti gli altri 4 stati in controversia legale, e che secondo me Trump vincerà andando ben oltre i 300 grandi elettori, ma nessuno degli altri stati ha il peso politico, la storia ed i significati geopolitici, che nel seguito intendo approfondire, e che spiegano il motivo per il quale il Kraken sia stato liberato proprio in Georgia. La Georgia ha grande fascino storico sin da quando lo sviluppo delle piantagioni di cotone accompagnò il ricorso alla schiavitù dal 1751, il casus belli della Guerra Civile Americana iniziata l’anno in cui l’Italia venne unificata, cioè il 1861. La Georgia però, fino al 1851 non era mai stata schiavista e aveva votato Repubblicano, e solo dopo un voltafaccia ad Abraham Lincoln assolutamente a sorpresa si schierò con gli Stati confederati, cioè con gli avi ideologici dei Democratici dalle giubbe grigie, e di cui furono famosi e particolarmente detestati i “Volontari della Georgia” (Georgia Volunteers). Quando il generale Sherman occupò con la giubba da yankee la capitale Atlanta nel settembre 1864, iniziò il crollo della Confederazione e la Guerra Civile prese la svolta storica, creando così le condizioni per l’abolizione della schiavitù. Ai politici della Georgia fu fatto pagare un caro prezzo per alcuni anni, riammettendo lo Stato nell’Unione federale solo nel 1870, mentre in Europa infuriava la guerra franco-prussiana. Da un’angolazione cultural popolare questi eventi americani sono narrati nel più bel film del secolo scorso, Via col vento, girato ed ambientato proprio in Georgia. In questo film la grande attrice Vivien Leigh è nei panni dell’indomita e capricciosa Rossela O’Hara, in un’immensa interpretazione di una femmina civettuola, testarda ma di grande acume, coraggio e spirito volitivo, e in un certo senso il personaggio va proprio in parallelo con il ruolo della Georgia sia nella Guerra Civile, sia nello scontro politico attuale.
Il riferimento cinematografico è pregnante perchè dovete riflettere sulla considerazione che solo pochi mesi fa alcuni colossi dell’industria Entertainment, ovviamente controllati dalle élite di supporto ai Dem, hanno fatto ritirare questo film dagli elenchi di quelli visibili, ritenendolo non conforme agli standard della lotta al razzismo, quando in realtà il sottofondo storico del film sta a ribadire l’esatto contrario di quanto i Dem proclamano di difendere.
Il colosso HBO a giugno ha deciso di eliminare “Via col vento” dalla sua piattaforma in streaming: “Contiene troppi pregiudizi etnici e razziali”. Il film vedeva la simpatica Hattie McDaniel che interpretava il personaggio di Mami, la balia di Rossella: fu nel 1939 la prima attrice afroamericana a vincere un Oscar, ed anche per questo particolare, si capisce che la censura DEM ha un intento che è in realtà opposto al principio che asserisce di tutelare. Ma la Georgia assume una simbologia politica ancora più forte e significativa, per la ragione di un monumento di recente costruzione (1979), che intende evocare un allaccio dell’Umanità ad epoche di paganesimo preesitenti sia la tradizione classica in lingua latina, sia a quella giudaico cristiana. Si tratta di cinque gigantesche lastre di granito che sembrano emergere da una bassa collinetta in mezzo al nulla assoluto, proprio come le antiche pietre di Stonehenge a 13 chilometri da Salisbury, in Inghilterra. Queste pietre sono molto attuali in questi nostri giorni di presunta pandemia, vaccinazioni, Intelligenze artificiali e rivoluzioni digitali a carattere ideologico di controllo globale della popolazione. Assai inquietante e sibillino il significato dell’opera che richiama alla mente il film “2001 Odissea nello Spazio”, che narrava di un’alba dell’umanità in cui scimmie antropomorfe si affannavano attorno ad un misterioso monolite comparso dal nulla. Le pietre sono illuminanti per il destino della futura Umanità perchè trasmetteranno ai primati la capacità di servirsi di un osso come di un’arma per sopraffare il proprio rivale, così tracciando il cammino dell’uomo sin dal Paleolitico, cioè organizzazione gerarchica della società, guerre, utilizzo di manufatti litici per la caccia quando, di colpo, un balzo temporale vertiginoso conduce quell’osso scagliato dal capobranco fino al futuro prossimo in (match-cut cinematografico di Kubrick) in cui degli uomini sono dispersi nello spazio in un’astronave alle prese con HAL, un’intelligenza artificiale con voce suadente e remissiva ma in realtà molto cattiva, che alla fine del film li renderà tutti schiavi.
Questo monumento si chiama Georgia Guidestones e non si sa bene da chi sia stata finanziata la sua costruzione. Gli edili che lo hanno realizzato non dissero granchè, a parte che non credevano che sarebbero arrivati così tanti soldi per una simile bizzaria, salvo poi rimanere sbalorditi quando invece si videro arrivare tutti i soldi in totale anonimato. Per realizzare il monumento fu necessario l’intervento di un astronomo, per orientare correttamente le pietre secondo il percorso del sole durante l’arco di un anno. Si tratta di quattro enormi monoliti in granito messi a formare una sorta di X, mentre un quinto è posto al centro. Tutte le pietre sono sormontate da una lastra di copertura, e un foro posto nel pilastro centrale consente di individuare la stella polare, mentre una fessura inquadra il sole nascente durante i solstizi e gli equinozi. Ciò che sconcertò nel 1979 e ai nostri giorni atterrisce, non è certo la funzione astronomica del monumento, ma quello che è inciso sui quattro monoliti esterni, in otto lingue (inglese, spagnolo, swahili, hindi, ebraico, arabo, cinese e russo): mantieni l’Umanità sotto 500.000.000 in perenne equilibrio con la natura; unisci l’Umanità con una nuova lingua viva; fai dominare le passione umane, la fede, le tradizioni e tutte le cose con la sobria ragione; proteggi popoli e nazioni con giuste leggi e tribunali imparziali; bilancia i diritti personali con i doveri sociali; apprezza verità, bellezza e amore, ricercando l’armonia con l’infinito; non essere un cancro sulla terra, lascia spazio alla natura. etc…Ai bordi della pietra sommitale c’è inciso il messaggio principale scritto in quattro lingue morte (babilonese, greco antico, sanscrito, e geroglifici egiziani) che dice questo: “Lascia che queste pietre-guida conducano a un’Era della Ragione”. Sia chiaro: io ci trovo già qualcosa di male nel fatto che qualcuno molto facoltoso in pieni anni settanta, abbia impulsi esoterici bellamente volti a mandare in crisi la Democrazia, come esplicitato nel libro ‘Crisis of Democracy’ del 1975 a cui l’opera della Georgia io vedo ancorata. Ma ci vedo esplicitato un abominevole intento malvagio sancendo su pietra, cioè come in una religione calata dall’alto senza riconoscere di esserlo, presunti obblighi dettati dalla ragione che determinano finanche quanti dovremmo essere a poter vivere sulla Terra (500 milioni). L’idiozia di questo monumento alla tirannide è per me palese, non solo perchè non si capisce il motivo per cui non potremmo vivere su questa Terra in più di 500 milioni, ma perchè essendo tutti noi quasi 8 miliardi di persone, qualcuno potrebbe essere indotto a pensare che sia ragionevole fare una Shoah di 7 miliardi e mezzo di persone, o che sia ragionevole sottoporre gli esseri umani alle determinazioni del supercomputer HAL, proprio come nel film 2001 Odissea nello Spazio di Stanley Kubrik.Tutto ciò soltanto premesso, potete ora meglio comprendere la pericolosa portata del voltafaccia politico della Georgia, concettualmente simile a quello del 1861. Essa è la punta di un iceberg di trasversalità politica, di matrice apolide e satanista, chiaramente finalizzata a condurre l’Umanità verso uno scenario di schiavitù e morte esasperato alle più estreme conseguenze: uomini schiavizzati da una nuova normalità chiamata Transumanensimo, che sarebbe elevata a Ragione e quindi in diritto di decidere finanche chi debba vivere e chi invece morire, e che non riconoscerebbe alcuna dimensione interna, individuale e morale all’esistenza umana. Per tutti questi motivi impliciti, l’Amministrazione Trump ha raccolto la sfida ed è scesa in campo a muso duro mandando l’avvocato dell’Esercito in Georgia, ben sapendo non solo cosa di illegale sia stato fatto, ma anche di malvagio si celasse dietro allo ‘spostamento politico’ della Georgia defraudata della dignità democratica. In tutte le altre cause negli stati nessuna prova è stata presentata dal Team legale di Trump, che ha nicchiato perseguendo lo scopo di arrivare il prima possibile in Corte Suprema e scendere in battaglia sul terreno più congeniale e decisivo, senza dare perciò il vantaggio di far conoscere strategie e prove agli avversari prima di affrontarli. Un’eccezione è stata fatta per la Georgia, dove con 104 pagine di atto principale e centinaia di allegati, Sidney Powell ha fatto già digrignare i denti a Trump, facendo letteralmente cacare sotto i democratici, come vi spiegherò. In parole povere Sidney Powell ha liberato il Kraken, cioè un mostro costruito per il fine di distruggere i ‘camerieri’ del Nuovo Ordine Mondiale. La risolutezza con cui Trump intende muoversi d’ora in poi, apre lo scenario alle due prossime settimane di guerra politica pura, già annunciata dal Presidente in posa guerriera, come lo raffigura il suo legale Ellis in un tweet di pochi giorni fa. Già venerdì scorso ci sono state epurazioni di massa ed eccellenti di tutti i topi della Democrazia Occidentale in tutto il Pentagono, oggi totalmente derattizzato di ‘roditori’ protagonisti del Nuovo Ordine Mondiale.
Tra le innumerevoli cacciate dal Pentagono spiccano quella della clintoniana Madeleine Albright e soprattutto Henry Kissinger (entrambi ex segretari di Stato), mentre tra gli ingressi fa tanto clamore, e fifa qui in Italia, quello dell’ex speaker della Camera Newt Gingrich, che si oppose a Bill Clinton a fine anni 90.
Gingrich che torna in pista mettendo piede al Pentagono in questo momento ha molta importanza, in ragione dell’attuale presenza di sua moglie in veste di ambasciatore in Vaticano a Roma, chiaramente mandata da Trump in avanscoperta 3 anni fa. Casa Bianca-Sala Ovale- il 24 ottobre 2017: Callista Gingrich, Ambasciatore in Vaticano, tra Trump e suo marito Newt, ex numero 1° alla House, da domani è consigliere al Pentagono.Il Prossimo anno ci sarà da divertirsi molto anche qui in Italia, perchè è noto come il presidente Conte e prima di lui, il ganzo di Firenze, Matteo Renzi, siano state delle creature dell’élite gesuita attorno al Cardinale Achille Silvestrini, scomparso l’anno scorso. Trump con questa élite gesuita, non va d’accordo proprio per nulla, e così come ha fatto in Patria, anche in Italia con Conte ha fatto buon viso e cattivo gioco. Tuttora il Governo italiano a guida Conte II° è indispendabile ai disegni mondialisti del Transumanesimo, ed infatti Conte attacca l’asino dove vuole il suo padrone, cioè il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato e braccio destro politico del Papa apparente, cioè il controverso Francesco Bergoglio.Il Papa apparente Francesco Bergoglio, con il Cardinale Achille Silvestrini. Ma torniamo in Georgia, il cuore attuale della tempesta. Sidney Powell ha portato prove incontrovertibili che i registri del Board of Elections dimostrano almeno 96.630 schede postali che sono state richieste e conteggiate come voti, ma che non sono mai state registrate in senso di pervenute alle commissioni elettorali della contea. Ciò significa che in Georgia quasi 100 mila voti sono stati buttati nel conteggio senza la minima formalità di Legge, e poichè lo stato sarebbe stato assegnato dalla Associated Press (i media) per uno 0,2%, e prima delle sospensioni notturne Trump era quasi 8 punti avanti, se solo questi voti postali fossero ignorati perchè palesemente illegali, (come allegato, Exh. 9, R. Ramsland Aff.), Trump avrebbe vinto i 16 grandi elettori della Georgia in maniera semplicissima e rapida. Ma questo argomento delle 96 mila schede postali palesementi illegali, è solo uno tra i tanti acclusi nell’atto di accusa in Georgia formulato da Sidney Powell. Leggendo l’atto si scopre che i Dem stanno per affogare nei guai, e la sola conferma di Trump è praticamente il meglio che possa loro capitare, perchè dovranno occuparsi di non finire in carcere o nel braccio della morte, d’ora in poi. Il massimo esperto di crimini informatici al Mondo, Dr. Navid Keshavarz-Nia, ha dichiarato che sono stati fatti dei crimini dall’estero senza alcun dubbio, e questa cosa profila delle illegalità colossali e gravissime. Navid Keshavarz-Nia è un genio dell’informatica applicata al diritto, ed è riconosciuto come un cervello elevato pure dal New York Times, che su di lui ha scritto ” In qualsiasi stanza si trovi quest’uomo, è davvero difficile che non sia l’uomo più intelligente della stanza’ . Questo esperto ha esplicitato delle perizie a favore dell’atto di Sidney Powell in Georgia così precise, puntuali ed ineccepibili, che il morale di tutti i papaveri Dem che le hanno lette, sarebbe andato sotto i tacchi non appena hanno capito il perfido motivo per il quale Trump aveva dato il via libera ad Emily Murphy della GSA, due giorni prima del deposito dell’atto della Powell in Georgia. Quando sarà accertato giuridicamente l’hackeraggio dall’estero, in base a perizie summenzionate che nessuno ha materia per smentire, si potrebbe far arrestare Biden e i suoi uomini sulla base delle loro dichiarazioni giurate sui rapporti con certe entità internazionali, un adempimento che hanno dovuto svolgere per accedere ai 7 milioni necessari a far partire il team di transizione. L’esperto dice: “Concludo con grande fiducia che i dati delle elezioni del 2020 sono stati alterati in tutti gli stati in lotta politica con il risultato per centinaia di migliaia di voti trasferiti dal presidente Trump a Biden.” Queste alterazioni,” ha aggiunto, “sono il risultato di vulnerabilità diffuse nel software e nei sistemi di voto che hanno permesso un’attacco informatico Man-in-the-Middle” da parte di operatori sotto copertura“, intendendo in maniera sottointesa a uomini coperti da agibilità informatiche della CIA e perciò riferibili all’ex capo della CIA Brennan. Il coinvolgimento di Brennan può comportare anche quello della sua madrina politica Hillary, nonchè di Obama e Biden.Il Dr. Navid Keshavarz-Nia è un tecnico puro esperto di crimini informatici e dirigente della sicurezza digitale, ed ha lavorato con tutti e due i partiti alla CIA, alla NSA, e all’FBI per il controspionaggio militare degli Stati Uniti, nonché con giganti finanziari come Deutsche Bank. Voglio proprio vedere cosa racconteranno ora i media: lanceranno un assalto alla sua credibilità e ci racconteranno che la moglie vuole divorziare da lui per le inesattezze che ha improvvisamente certificato a scapito della vittoria apparente di Biden, e perciò dovrebbe cambiare mestiere? L’atto di accusa della Powell in Georgia è un vero e proprio mostro in grado di stritolare i Dem e, per avere un’idea immediata, considerate che le certezze dei Dem sono state sgretolate e rivoltate contro come dei boomerang affilati capaci ora di ghigliottinare tutti i leader di questo partito. I democratici si sentivano molto forti poichè il Governatore della Georgia Kemp, e il Segretario dello Stato Raffensperger, erano dalla loro parte, ed infatti entrambi, quantunque fossero repubblicani, avevano certificato la conta e il vantaggio nello stato per Biden di uno 0,2%. Ma oggi noi sappiamo che Sidney Powell ha in mano le tracce finanziarie di una colossale corruzione con soldi cinesi, e quindi i due ‘geni repubblicani’ finiranno dritti in gabbia a causa della loro spregiudicatezza, perchè le decine di milioni di dollari con cui i due esponenti si sono foderati gli occhi per certificare l’incertificabile, saranno buoni a bendare i loro occhi mentre saranno stesi sul lettino e sarà inoculato loro il siero letale della pena di morte, postulato che qualcuno non riesca addirittura a ripristinare la fucilazione dietro alla schiena, così come alcuni generali intendono promuovere per liquidare tutti i traditori della Patria. La vicenda della Georgia conduce i repubblicani infami per primi al patibolo, perchè non solo si tratterebbero di soldi arrivati dalla Cina, dal cui conto sono arrivati anche a Biden e a suo figlio Hunter, ma si profila un reato di corruzione finalizzato ai brogli che costituisce prova dell’Alto Tradimento della Costituzione americana, e quindi dovrebbe spettare ad un Tribunale militare accertare la colpa e comminare le pene. Nel Dark Web, subito dopo il rilascio del Kraken, i Dem sono precipitati nella disperazione. Di seguito la traduzione di un messaggio di un uomo, probabilmente dei servizi segreti vicini ai Dem, che pattugliava il Dark Web, e che non sapendo di essere letto, si rivolgeva ad un suo interlocutore senza filtri. Questa conversazione anonima ‘rubata’ credo sia rivelatoria della situazione evolutasi la scorsa settimana. Costui risponde ad un tizio anonimo che riconosce e a cui deve fare rapporto: “Ciao Pol, sono un insider del team della campagna Biden e sono stato incaricato di stare qui nell’ultimo mese o giù di lì, cercando di riferire su quali informazioni vengano scoperte e passate sul web.” Tale utente anonimo, Pol, sembra incaricato di ricevere notizie sulle elezioni e sulle denunce di frode più di qualsiasi altro canale con cui il team della campagna abbia dimestichezza. A Pol viene riferito: “Ad ogni modo, volevo darti alcune notizie leggermente in anticipo. Questa sera tardi, la campagna ha ricevuto una copia della causa legale di Sidney Powell che intende presentare domani in Georgia. Dirò solo questo: molte persone nell’edificio se la sono fatta sotto dopo averla vista. Non solo fa una tonnellata di accuse bomba, ma sembra che confermi molte delle sue accuse con prove. Ho una certa esperienza con cause legali e non ricordo di averne mai visto una che parte con così tante prove in evidenza. Non pretendo di essere perfettamente ‘al corrente’, riguardo a quale frode è effettivamente avvenuta o quale livello è stato approvato o autorizzato dai grandi al vertice, ma dirò che l’atmosfera qui intorno ha preso una svolta pesante. All’inizio di questa sera, tutti erano praticamente ancora in modalità party a seguito della decisione di GSA (champagne!). Da quando hanno ricevuto la notizia della Georgia questa sera, nessuno ha sentito né Joe né Kamala e tutti si comportano come se fosse davvero, davvero brutta la storia. Non voglio dire troppo brutto, tranne per il fatto che la causa sostiene alcune cose davvero, davvero brutte sotto forma di ciò che fondamentalmente equivale a tangenti e schemi pay-to-play e implica agenti DNC di alto livello e pure membri del GOP (i repubblicani) in Georgia. Ci sono alcune testimonianze davvero significative, tra cui un paio di informatori (operatori del DNC che hanno lavorato a questa campagna) che in realtà ammettono di essere complici dello scambio di voti e delle false compilazionei delle schede elettorali.Cercherò di rispondere a ciò che posso ma non posso essere più specifico.” Screen chat sul dark web tra Biden Insider e altro interlocutore anonimo con nickname Pol. Il Kraken in Georgia sembrerebbe davvero qualcosa di mostruoso per i Dem, e per comprendere cosa significhi è utile esaminare le conclusioni di un esperto dirigente del partito Democratico dell’Oregon, che su twitter trae amare considerazioni su queste accuse, stando a braccia cadute metaforicamente per terra. Rick Hanson, dopo aver studiato le 104 pagine esprime il suo parere tecnico e sconfortato, ma chiarisce di non poter esprimerlo con valore legale, ancorché abbia familiarità con la legge, bensì con il taglio di un esperto di procedure elettorali, iscritto al Partito democratico da 30 anni. (https://twitter.com/visionfarm/status/1332151342811340802.Con 12 twett Rick Hanson ci dice, in base all’atto di Powell che asserisce di aver appena letto, che l’intento di chi ha istallato il software per la conta dei voti, era quello di manipolare i dati credendo di non poter essere scoperti. La procedura informatica vede un’assenza di registrazione di ogni scrittura effettuata sui database dei dati, quindi la pretesa di difendere quanto è accaduto in tribunale, oggi appare assolutamente velleitaria. Powell può dimostrare che la frode c’è stata se avesse in mano i server da cui hanno agito gli hacker, ma nessuno può sostenere che la frode non ci sia stata, anche se Powell non avesse in mano i server (si riferisce a quelli di Francoforte). Secondo Hanson, il problema per lo stato che ha certificato i dati, sarà quello di dimostrare che le Leggi statali a tutela degli elettori sono state rispettate, perchè è palese che non lo sono state. Non essendo state registrate le ricezioni delle schede arrivate con voto postale, non è possibile dimostrare che il voto sia espressione di una volontà di un cittadino reale, e poichè il controllo delle buste non è stato fatto sulle firme, come da procedure di Legge, anche sulle buste non può essere affermato che esse corrispondano ad un cittadino reale. Hanson poi osserva che la deroga alla legge statale di poter votare tre settimane prima in tre contee della Georgia, espone al rischio del voto doppio o triplo, da parte di cittadini che non avessero integrità di comportamenti. Questo aspetto è particolarmente evidente allo spoglio dei voti postali, anche perchè non avendo fatto assistere i poll watcher (rappresentanti di Trump al seggio), implica la prova logica di una volontà di non rispettare la Legge, e di voler nascondere qualcosa durante lo spoglio. Inoltre il dirigente democratico osserva che in tutta la Georgia non c’è stata solo qualche denuncia di irregolarità né qualche decina, come solitamente avviene, ma circa 3.000 denunce spontanee da parte di lavoranti elettorali temporanei (scrutatori), ed essendo tutti loro dei cittadini maggiormente animati da patriottismo, non ci sarebbero mai state così tante denunce di irregolarità se le irregolarità non ci fossero effettivamente state. In conclusione Rick Hanson, dopo aver studiato le 104 pagine di Sidney Powell, dice che non saprebbe chi e come potrebbe replicare a quanto è stato esposto in questo atto d’accusa, ed è curioso di sapere come ciò sarà fatto dal team di Biden. Dello stesso avviso del dirigente democratico dell’Oregon, è ovviamente il generale Flynn, che nel corso di un’intervista di venerdì sera ha spiegato ancora meglio perchè i Dem non abbiano nessuna speranza di farla franca, essendo stati attesi al varco da uno squadrone di intelligence preparato giustappunto per farli arrivare nella situazione drammatica attuale. Secondo il generale Micheal Flynn, il Kraken ha una concretezza militare sottaciuta ma sussistente nel 305° Battaglione di Intelligence Militare, con sede a Fort Huachuca, Arizona, sotto il comando dell’U.S. Air Force del suo collega il Generale Thomas McInerney.Il generale Thomas McInerney, secondo Flynn, è a capo dello squadrone che ha protetto le elezioni presidenziali dagli attacchi di Francoforte. Il generale Michael Flynn nell’intervista di venerdì subito dopo che il presidente Trump aveva condonato qualsiasi sua attività di spionaggio che qualcuno potrebbe ipotizzare come reato, essendo lui un pensionato controverso, ha detto alla WVW-TV con Brannon Howse che vi è ancora un colpo di stato in corso, poichè Biden non si è ancora ritirato e i media continuano a supportare la sua apparente elezione. Flynn ha dichiarato: “Tutto ciò che stiamo vivendo in questo momento in realtà è più di un semplice attacco al presidente Trump. Questo è un attacco alla Repubblica americana“. Ed ancora: “I Padri Fondatori potrebbero non aver saputo della cyberguerra, ma certamente hanno riconosciuto e condannato la tirannia quando l’hanno vista“. Violentissime le parole usate dal generale Flynn: “Gli agenti del Partito Democratico e gli attori stranieri hanno perpetuato vari tipi di brogli elettorali. I nemici stranieri si occupano delle elezioni americane nel tentativo di rubare l’elezione al presidente Donald Trump. Si tratta di cattivi attori, sia stranieri che nazionali, che hanno usato proxy “Man In The Middle” (MITM) per coprire le loro tracce. Questo è stato un tentativo non solo di rubare un’elezione, ma anche di rubare l’America. Dopo questa tonante premessa Flynn si è soffermato sulle controversie elettorali del 2020 dell’avvocato Sidney Powell – quella depositata in Georgia e quella depositata successivamente in Michigan – affermando: “Come spiegato e dimostrato nella dichiarazione redatta di un ex analista di intelligence elettronica sotto la 305esima intelligence militare con esperienza nella raccolta di intelligence elettronica del sistema missilistico SAM, il software Dominion è stato accessibile da agenti che agiscono per conto di Cina e Iran al fine di monitorare e manipolare le elezioni, comprese le ultime elezioni generali statunitensi nel 2020.” Quindi Flynn è sceso nei dettagli citando le specifiche tecniche con cui si è operato, così dimostrando di sapere i dettagli di quanto è accaduto: “Iniezioni multiple nei sistemi elettorali statali in 10 stati di blocchi clonati e di dimensioni identiche di voti Biden sono state utilizzate per rubare le elezioni del 2020 al presidente Trump, I voti [fraudolenti] sono stati creati da SCORECARD e da altre tecnologie, e quindi replicati più volte.“ Il 31 ottobre 2020, The American Report ha spiegato che SCORECARD è un’applicazione progettata nel progetto HAMMER dal contraente della CIA Dennis Montgomery al fine di consentire alla CIA di monitorare, truccare e garantire elezioni straniere. Secondo Montgomery, all’operazione di inquinamento del voto americano avrebbero partecipato John Brennan e James Clapper (ex numero 1° e 2° della CIA di Obama), e secondo questa fonte Barack Obama ha illegalmente comandato di fatto THE HAMMER e le sue imprese, tra cui SCORECARD, rubando sicuramente le elezioni presidenziali del 2012 truccando i dati della Florida per vincere a scapito di Romney. In ultimo sabato è arrivata la conferma ufficiale da parte del generale McInerney, che alcune forze speciali statunitensi avevano sequestrato i server informatici in una struttura della CIA a Francoforte da cui sarebbero partiti gli hackeraggi dei conteggi delle elezioni, così come da giorni perorava una voce che girava in Rete a seguito di un’affermazione in tal senso di un deputato repubblicano della House. Riguardo a questa comferma del generale McInerney, sul dark web ieri sera è stata intercettata da utenti anonimi una comunicazione che descrive il drammatico conflitto a fuoco accaduto a Francoforte, e che sarebbe alla base delle epurazioni promosse da Trump al Pentagono, su cui nessuno ha tentato di sollevare alcuna polemica. Infine concludo con un pensiero alla Georgia, che per me è da considerare una meta turistica per una qualche vacanza in America. Il rito catartico a cui potremmo abbandonarci quando potremo essere dei vacanzieri liberati dalla idiozia Covid19 e tutto quello che ha scatenato questa follia, è ben esplicitato nei ‘paesaggi’ attraverso cui racconto nel seguito la meravigliosa gente della Georgia, e che vi sottopongo in modo che possiate ammirarli e trarne ispirazione. Come disse Rhett Butler (Clarke Gable) a Rossella O’Hara riducendola in lacrime, anche noi diciamo a chi ha voluto quel fottuto monumento, sperando che con la guerra in atto se lo porti via col vento:
francamente, me ne infischio!

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sabato 28 novembre 2020

UNA VIOLA NON DIMENTICATA

 

Franca Viola , me la ricordo perfettamente in quel gennaio del 1966, e ne commentai subito favorevolmente, anzi entusiasticamente, polemizzando con molti amici siciliani (dato che quel periodo risiedevo a Palermo) laddove non vi credete non tutti e neppure le ragazze erano pieamente d'accordo con Viola e con me che invece ne peroravo spassionatamente le ragioni Nel 1964 era uscito il film Sedotta e abbandonata che trattava della medesima vicenda dove la fanciulla era interpretata da una giovanissima e bellissima Stefania Sandrelli, manco a dirlo un film che si impresse indelebilmente nel mio immaginario Franca Viola aveva 17 anni il giorno di Santo Stefano del 1965, quando il suo ex fidanzato Filippo Melodia, noto malavitoso e nipote di un capoclan locale, dopo una lunga serie di minacce e intimidazioni, fece irruzione nella sua casa di Alcamo insieme a 13 giovani armati, che devastarono l'appartamento, pestarono a sangue la madre e rapirono Franca e il fratellino Mariano, che si era aggrappato alle gambe della sorella senza mollarla più. Il fratello lo lasciarono poche ore dopo. Franca no. Franca trascorrerà i successivi sette giorni segregata in un casolare di campagna e, in seguito, in casa della sorella di Melodia. Infine, dopo una settimana trascorsa quasi sempre a letto, a digiuno, in stato di semi-incoscienza, insultata, saccheggiata, umiliata, fu violentata dall'ex fidanzato. Quando, il 2 gennaio 1966 , fu rintracciata e liberata dalla polizia, Melodia dava per scontato che tutte le accuse sarebbero crollate con quello che allora era considerato la norma: il "matrimonio riparatore". Ed è qui che una storia drammaticamente comune a quella di centinaia di donne assume una traiettoria che cambierà la storia di Franca e quella di un Paese intero. Franca rifiuta di sposarsi, sceglie di dichiararsi "svergognata" davanti a un'opinione pubblica bigotta e sbigottita: non era mai accaduto prima di allora. Franca ha contro tutto e tutti: lo Stato italiano, la mafia, una società patriarcale e arcaica che la considera un incidente di percorso. Accanto a lei ha solo una persona: il padre Bernardo, che dal primo istante non l'ha mai abbandonata e si è costituito parte civile al processo, a costo anche del proprio lavoro. Ed è proprio durante quello storico processo che Franca Viola pronuncia queste parole che oggi riecheggiano ancora fortissimo, ma che allora, nell'Italia e nella Sicilia degli anni '60, suonavano semplicemente blasfeme. E, per questo, potentissime. "Io non sono proprietà di nessuno” disse. “Nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto. L'onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce”. Dopo mesi di fango, insulti, minacce, intimidazioni di ogni genere, Melodia e i suoi complici vengono condannati a 11 anni di carcere. Franca ha vinto, sposa un altro uomo, si riappropria della propria vita, ma dovremo attendere altri 15 anni - il 1981 - perché il matrimonio riparatore e il delitto d'onore - grazie anche e soprattutto al suo coraggio e alla sua tenacia - spariscano dal codice penale. Ancora oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, quando Franca incontra per strada alcuni dei suoi carnefici, chinano il capo alla vista di quella donna, incapaci di sostenerne lo sguardo, la dignità incrollabile. Mentre parliamo di violenza sulle donne, abusi, discriminazioni di genere, di patriarcato malato e maschilismo tossico, questa storia è ancora lì a ricordarci che i diritti che crediamo scontati sono stati conquistati un pezzo per volta, un passo dopo l'altro, con fatica, sacrifici e sofferenze inimmaginabili da parte di donne come Franca Viola. Una di quelle persone che hanno cambiato il mondo (in bene)

giovedì 26 novembre 2020

LA PIU' BELLA DELLE GRANDI

 

Questo articolo è ripreso da Wilkpedia  ed è solo per omaggiare la più bella First Lady di tutti i tempi, anche più della mitica Jacqueline Kennedy che più che bella aveva una gran classe e tanto fascino. Per me l'unica che nel mondo le possa essere stata alla pari Carla Bruni  moglie del Presidente francese 
Melania Knauss è nata nel 1970 Slovenia, a Novo Mesto, allora parte della Jugoslavia. Suo padre, Viktor Knavs, gestiva una concessionaria di automobili e motociclette e veniva dalla vicina cittadina di Radeče, mentre sua madre Amalija (nata Amalija Ulčnik), era originaria di Raka, un villaggio vicino a Krško ed era specializzata in cartamodelli per creazioni di modaQuando era ancora adolescente, Melania si trasferì con la famiglia a Sevnica, dove crebbe in un modesto condominio. Ha intrapreso la sua carriera di modella a 16 anni e all'età di 18 anni ha firmato con un'agenzia di moda a Milano[. Parla più lingue: lo sloveno, il serbo, il tedesco, l'inglese e il franceseDopo aver brevemente studiato design e architettura all'Università di Lubiana in Slovenia, senza conseguire un titolo formale, Melania Knauss ha lavorato come modella per le maggiori case di moda di Milano e Parigi trasferendosi quindi a New York nel 1996, lavorando con fotografi inclusi Helmut Newton, Patrick Demarchelier, è quindi apparsa sulle copertine di Vogue, Harper's Bazaar, Ocean Drive, In Style, New York Magazine, Avenue, Allure, Vanity Fair, Self, Glamour, GQ, Elle, FHM, Max[ Come modella, venne associata con diverse ben conosciute agenzie di moda, inclusa quella di Donald Trump, la Trump Model Management

Melania con il marito Donald Trump durante il Liberty Ball del 2017

Dopo essersi trasferita a New York nel 1996 incontra Donald Trump alla settimana della moda di New York]. La loro relazione diventa di dominio pubblico in seguito a un'intervista nel 1999 a The Howard Stern Show]. Nel 2000 appare con Trump durante la sua campagna elettorale in favore del Reform Party 2000 per la campagna presidenziale. Dopo essersi fidanzati nel 2004, Trump e Knauss si sono sposati il 22 gennaio 2005 alla The Episcopal Church di Bethesda-by-the-Sea a Palm Beach, in Florida, con un ricevimento nella sala da ballo nella tenuta Mar-A-Lago di Trump. L'evento ha visto la partecipazione tra gli altri di: Katie Couric, Matt Lauer, Rudolph GiulianiHeidi KlumStar JonesP. DiddyShaquille O'NealBarbara Walters, Conrad Black, Regis PhilbinSimon CowellKelly Ripa, e l'allora senatrice Hillary Clinton con l'ex presidente Bill Clinton  Nel 2006 la coppia ha dato alla luce un figlio che è stato chiamato Barron William Trump. Nel 2010 ha lanciato la sua collezione di orologi e gioielli chiamata Melania™ Timepieces & Jewelry e venduta su QVC. Nel 2013 ha inoltre commercializzato una linea di creme per la pelle, Melania™ Caviar Complexe C], che è stata promosso su The Celebrity Apprentice e The View

Melania Trump con la ex-First Lady Michelle Obama (detto tra noi un gran cesso) 

Melania Trump e il marito sono stati compagni affiatati fin dal loro matrimonio e sono spesso stati visti e fotografati agli eventi sociali e ricevimenti a New York Barbara Walters è rimasta colpita dall'intelligenza di Melania quando l'ha incontrata, affermando: "Forse perché è così carina, non ci aspettiamo che sia così intelligente com'è].

Nel 2015, intervistata sulla campagna presidenziale del marito, Melania ha affermato: "Lo incoraggio perché so che quello che farà è tutto quello che può fare per l'America. Ama gli americani e vuole aiutarli." Quando il New York Times le ha chiesto quale sarebbe stato il suo ruolo se Trump fosse diventato presidente, Melania ha replicato: "Sarei molto tradizionale, come Betty Ford o Jackie Kennedy - lo sosterrei" Dal 20 gennaio 2017 è diventata First lady degli Stati Uniti d'America.


mercoledì 25 novembre 2020

INFLUENZA (POSITIVA) DI MARIO

 

Abbiamo visto tutti le folle oceaniche ai comizi elettorali di Trump. Abbiamo visto interminabili file di sostenitori bordare le strade dove passava. Abbiamo visto molte manifestazioni e cortei in supporto al presidente. Abbiamo sentito la gente spontaneamente scandire in coro “We Love You”! Abbiamo preso atto dei sondaggi indipendenti e imparziali che prevedevano Trump vincitore incontrastato con l’80-85 % dei voti. Abbiamo sentito l’entusiasmo e l’amore del popolo americano per il proprio leader. Abbiamo constatato che nonostante tutto l’anima dell’America è ancora sana. Poi sono arrivate le elezioni, che come si prevedeva si sono svolte nella massima intrasparenza e intessute di una vasta trama di brogli e frodi. Da allora tutte le fanfare di regime hanno strombazzato la vittoria di Biden e steso un denso velo di omertà sulle innumerevoli irregolarità di questa elezione. E man mano che emergono sempre più prove eclatanti dei brogli, i media intensificano la loro propaganda ipnotica con l’intento di convincere i popoli della disfatta certa del loro paladino. A molti sono cascate le braccia, qualcuno ha perso la speranza o la fiducia nei propri ideali, in tanti si è insinuato il dubbio, l’ansia si è impossessata degli animi e alcuni sono precipitati nel nero pessimismo.

Molto male!

Proprio questo è ciò che vogliono ottenere le forze oscure, gli “arconti” che governano le strutture del potere. I media sono il loro strumento preferito per diffondere incertezza, insicurezza, paura, divisione e mai come ora li hanno usati con tale intensità per raggiungere il fine. Chi crede alla propaganda dell’establishment e si lascia coinvolgere nella negatività fa il loro gioco. Nel “Manifesto della Sociosofia” ho illustrato ampiamente il concetto di “campo morfogenetico”. Questo termine venne coniato nel 1910 dal biologo Alexander Gurwitsch e ripreso poi dal famoso Rupert Sheldrake a supporto della sua rivoluzionaria teoria della risonanza morfica. In poche parole “Si tratta del potere dello spirito, del potere del pensiero, che genera la scintilla che accende altre menti, quando i tempi sono maturi. Tutti gli organismi viventi sono avvolti da un campo di energia, chiamato anche aura. Quando molti esseri viventi si uniscono, vivendo con pensieri e azioni in comune, i loro campi energetici si sommano nell’interazione e a volte si mescolano o si moltiplicano. In ogni modo i campi di forza degli esseri concertati formano un nuovo campo, più ampio e più potente. Si tratta di un campo morfogenetico, costituito dall’energia complessiva del gruppo, influenzata da ogni singolo membro.” Questo fenomeno, descritto anche dalla fisica quantistica come non-localizzazione dell’informazione, comporta che ogni modificazione individuale induce una trasformazione del sistema e di chi si trova dentro ad esso. Ne consegue che ognuno contribuisce con il suo personale apporto a dare forma a quello che C. G. Jung chiamava l’inconscio collettivo. Appare quindi chiaro che i pensieri negativi e gli stati d’animo pessimisti rafforzano l’attrito a cui la nuova creazione è sottoposta per poter emergere. Essi ne rallentano la manifestazione aumentando l’energia che la ostacola. Ciò significa che ognuno che si lascia andare al turbamento, che permette ai manipolatori dell’opinione pubblica di deprimere il proprio stato d’animo, che alberga sfiducia e scetticismo, che diffonde sfiducia e catastrofismo, si rende corresponsabile dalle difficoltà. Noi sappiamo che gli avvenimenti a cui assistiamo sulla scena del mondo non sono che le ombre di avvenimenti ben più grandi, che vanno oltre la sfera materiale. Questa epica battaglia tra la luce e il buio che vediamo e solo il riflesso di una lotta ciclopica tra il bene e il male che si svolge sul piano sottile. E se non abbiamo molte possibilità per dare un nostro sostanziale contributo allo scontro che avviene sul piano fisico, su quello ben più importante, metafisico, abbiamo molto ampie opportunità d’azione. Con la vibrazione della nostra anima influiamo potentemente sullo svolgimento degli eventi. Noi che sappiamo che il male non può vincere, che il bene trionfa sempre, come la luce annienta inevitabilmente il buio, abbiamo quindi il compito di estrema importanza di mantenere alta la frequenza delle nostre vibrazioni. In tal modo diamo un sostanzioso contributo alla rapida realizzazione dei nostri sogni. Sappiamo con certezza che Donald Trump ha stravinto le elezioni e che abbiamo svelato gli inganni dei malefici, non dobbiamo in nessun modo permettere che l’insicurezza si possa impossessare di noi. Non devono essere aperti spiragli alla titubanza o al timore. Non dobbiamo lasciare spazio alla preoccupazione o alla perplessità. Noi abbiamo vinto! Siamo sicuri di avere vinto e siamo certi che vinceremo ancora e ancora, fino alla fine. La vittoria finale è la vittoria della Luce, è la NOSTRA VITTORIA!

Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione, facciamo tesoro di notizie e informazioni positive e preziose e non lasciamoci turbare da quelle infette dal male. Ma non perdiamo mai la certezza che ABBIAMO GIÀ VINTO! Coloro che lottano per noi sanno quello che fanno, hanno un piano e hanno previsto anche l’imprevedibile. Anche se non comprendiamo subito il senso di ogni mossa, per carità non perdiamo la fiducia: in Dio, nel Piano e in noi stessi. NULLA può contrastare il bene. Nulla potrà fermare quello che sta arrivando. NULLA!In alto i cuori! Festeggeremo insieme il trionfo del nostro Trump, festeggeremo l’inizio di un mondo migliore, festeggeremo la vittoria di Dio, festeggeremo il successo del buon senso. Presto. Molto presto!

Where We Go One We Go All !!!

domenica 22 novembre 2020

GUERRIERI DELLA LUCE GUERRIERI DELLE TENEBRE

Le teorie di Horbiger sembra stiano tornando a presentarsi nel mondo e si sono date convegno negli Usa in occasione delle elezioni americane di questo agghiacciante 2020 dove sembra avverarsi la minaccia che non sorgerà più il sole 

Stava tutto procedendo apparentemente senza alcun intralcio. Il conteggio delle schede nel cuore della notte elettorale americana del 3 novembre sembrava procedere senza particolari difficoltà. Ad un tratto, qualcosa di imprevedibile è accaduto. In cinque diversi stati chiave che da sempre sono decisivi per assegnare la presidenza degli Stati Uniti, gli scrutatori smettono di contare. Tutti quanti, allo stesso identico momento. Non si è mai visto in una elezione americana. In quel momento, Trump aveva guadagnato già 213 grandi elettori contro i 225 di Biden. Trump era in vantaggio in tutti e cinque gli stati chiave. Se il conteggio fosse andato avanti senza intralci, il presidente in carica avrebbe superato agevolmente la quota necessaria di 270 voti per restare alla Casa Bianca. Invece è arrivato il segnale. Tutti hanno smesso di contare. Occorreva sabotare la probabile vittoria di Trump. E’ stato in quel momento che si è messa in moto quella che probabilmente può essere definita la più grande macchina di frode elettorale mai vista negli USA. Joe Biden, il candidato democratico campione di gaffe, se l’era lasciato scappare prima delle elezioni americane. Aveva confessato che il suo partito e il deep state avevano allestito “la più grossa organizzazione di frode elettorale” mai vista nella storia d’America. Non appena il conteggio si è interrotto e sono iniziati ad arrivare nel cuore della notte i famigerati voti postali, non è stato difficile capire che quanto detto da Joe Biden stava iniziando ad avverarsi.  In Wisconsin, sono arrivati ad urne chiuse 169mila voti postali e tutti sono andati a Joe Biden. Il 100%. Biden dunque sembra essere il primo candidato della storia che è stato in grado di non lasciare agli avversari nemmeno un voto. In Michigan, altro stato chiave, sono arrivati a notte fonda altri 200mila voti postali che sono andati tutti anch’essi a Joe Biden.A quanto pare, tutti quelli che votano per posta sono “stranamente” tutti elettori di Biden. Il sospetto di frode elettorale è iniziato a diventare sempre più concreto. Trump si è presentato davanti alla telecamere e ha iniziato a denunciare quanto stava accadendo.Non si era mai visto che il conteggio fosse sospeso contemporaneamente e che fossero conteggiati voti che invece non avrebbero dovuti essere nemmeno presi in considerazione perché giunti a tempo scaduto.  Sono state mostrate le prove di come abbiano votato per posta persone morte nel 1984 e che oggi, se fossero in vita, avrebbero 120 anni. La macchina della frode elettorale che vuole mettere a tutti i costi Joe Biden nella Casa Bianca è stata in grado di far votare i morti per il suo candidato. Gli stessi esponenti del partito lo avevano annunciato. Nancy Pelosi, già nota per aver avviato il tentativo illegale di impeachment contro Trump rovinosamente naufragato al Senato, aveva detto chiaramente che indipendentemente dal conteggio dei voti, Biden il 20 gennaio avrebbe giurato come prossimo presidente degli Stati Uniti. Il deep state dunque aveva già preso la sua decisione. Trump, in un modo o nell’altro, doveva lasciare la Casa Bianca. Gli annunci e i piani del sistema erano stati condivisi già nei mesi passati. Il think-tank “Transition Integrity Project”, del quale fanno parte massimi esponenti dell’establishment come John Podesta, già consigliere di Hillary Clinton, aveva elaborato uno scenario che prevedeva l’intervento delle forze armate qualora Trump si fosse rifiutato di lasciare la Casa Bianca in caso di sconfitta. La sconfitta nella loro idea sarebbe stata il risultato di una elezione truccata. Il deep state ovviamente già sapeva che Trump non avrebbe accettato la frode e si sarebbe opposto e qui, secondo i piani dei falchi di Washington, dovrebbero entrare in gioco gli elementi militari del Pentagono al soldo del deep state per rimuovere il comandante in capo con la forza.Il tentativo di golpe in atto dunque era stato ampiamente preparato e i media mainstream ne fanno parte pienamente. Sono loro infatti che stanno completamente censurando le notizie e i fatti che riguardano i brogli avvenuti in America, e sono sempre loro che stanno facendo passare il falso messaggio di un Joe Biden che si avvicina alla Casa Bianca senza la minima ombra di irregolarità. I media ormai hanno assunto la funzione di agenti della sovversione impegnati platealmente nel tentativo di rovesciare un capo di Stato. I social si sono uniti nel piano quando in questo stesso momento stanno censurando apertamente i tweet del presidente degli Stati Uniti. E’ una manovra a tenaglia. Tutte le derivazioni del sistema stanno attaccando in branco Donald Trump per costringerlo a firmare la resa e a lasciare la Casa Bianca. Trump comunque non era impreparato a questa eventualità. Sapeva che la palude del deep state avrebbe cercato di rimuoverlo con la forza. Sapeva che tutte le istituzioni asservite da tempo al mondialismo avrebbero dato vita al più grande tentativo di sovversione mai visto in America e nel mondo. Il presidente ha preso le sue dovute contromisure. Nelle schede elettorali sembra siano stati inseriti degli isotopi non radioattivi per distinguerle dalle schede fasulle che sono in circolazione. Fonti molto vicine all’amministrazione Trump hanno fatto sapere allo stesso tempo che le prove di questo complotto sono semplicemente enormi e che il presidente risolverà la questione nel giro di 1-2 settimane davanti alle corti competenti. Trump non si lascerà rubare l’elezione. Il comandante in capo sapeva già in anticipo che avrebbero tentato questa enorme frode, e ha lasciato che il deep state andasse avanti. Ora avrà l’occasione di dimostrare al mondo intero quanto è corrotto il sistema e potrà dare un altro colpo mortale agli eversori presenti nei palazzi del potere. Trump, più semplicemente, ha dato abbastanza corda al deep state perché potesse impiccarsi con le sue mani. Il Nuovo Ordine Mondiale non vuole perdere l’America Questo è comunque il disperato e, probabilmente ultimo, colpo di coda di un sistema profondamente marcio e infetto. Il mondialismo ha scatenato tutta la sua furia e ha dato il segnale ai suoi agenti infiltrati praticamente in ogni istituzione nazionale per rovesciare l’esito del voto. Il mondialismo sta giocando questa ultima carta per cercare di riprendersi disperatamente il controllo dell’America. Non era previsto, nei loro piani, che la Casa Bianca finisse in un mano ad un uomo che ha interrotto il duopolio dei presidenti repubblicani e democratici scelti tra le stanze del gruppo Bilderberg o tra i boschi della California nel raduno del Bohemian Grove, dal quale sono usciti almeno quattro presidenti come Nixon, Reagan, Clinton e Bush. L’America è stata per decenni saldamente nelle mani del Nuovo Ordine Mondiale.E’ stato questa rete di potere bancario, finanziario, industriale e militare a decidere il percorso di questa nazione. Prima ancora che la seconda guerra mondiale volgesse al termine, la massoneria aveva già stabilito da tempo che l’America avrebbe avuto la missione di condurre il mondo verso il Nuovo Ordine Mondiale. Manly P. Hall, uno dei massoni più influenti al mondo, scrisse nel 1944 un libro intitolato “Il destino segreto dell’America”, nel quale spiegava perfettamente quali erano le intezione delle élite massoniche per l’America. Il destino segreto di questa nazione era quello di farsi guida del disegno mondialista. La superpotenza economica e militare di questo Paese è stata utilizzata come arma di disciplina nei confronti delle altre nazioni che non hanno voluto obbedire agli ordini di Washington. Il deep state è stato il braccio armato operativo che ha avuto il compito di rovesciare i governi e invadere militarmente i Paesi che si rifiutavano di servire gli interessi della cabala globalista. L’interventismo americano è stato una diretta conseguenza della volontà mondialista.Occorreva un gigante militare ed economico che fosse in grado di schiacciare tutti coloro che si fossero messi sulla strada del Nuovo Ordine Mondiale.Il potere massonico scelse l’America. Chiunque si sia messo sulla strada del Nuovo Ordine Mondiale ha pagato un caro prezzo. Salvador Allende, il presidente del Cile, fu rovesciato in un colpo di Stato nel 1973 orchestrato dalla CIA e supervisionato da Henry Kissinger, allora segretario di Stato nell’amministrazione Nixon, per via della sua intenzione di nazionalizzare le riserve di rame.Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana e già ministro degli Esteri, fu rapito e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978 dopo aver ricevuto minacce di morte proprio dallo stesso Kissinger che lo considerava un intralcio verso i piani del potere mondialista per l’Italia stabiliti dal club di Roma.Il club di Roma, altro potentissimo organo del globalismo fondato da Rockefeller, decretò infatti già negli anni’70 che l’Italia avrebbe dovuto essere deindustrializzata e denatalizzata per favorire la definitiva ascesa del Nuovo Ordine Mondiale, verso il quale l’esistenza della culla del cristianesimo mondiale e dell’Antica Roma, rappresenta un maggiore ostacolo. Gli USA, in altre parole sono stati, loro malgrado, il sicario del mondialismo. La presidenza Trump ha segnato il divorzio dell’America dal globalismo. Il settimanale britannico l’Economist, partecipato dai Rothschild, la famiglia più potente tra quelle mondialiste, e dagli Elkann, lo scrisse chiaramente qualche tempo fa. La presenza di Trump alla Casa Bianca mette a rischio il proseguimento del Nuovo Ordine Mondiale. Donald Trump stesso ne spiegò le ragioni in un consesso dell’ONU, la struttura deputata nell’idea globalista a diventare la base del futuro governo mondiale.Trump in quell’occasione disse che la missione di una nazione era quella di difendere la propria sovranità, non di rinunciarvi per accondiscendere ad un interesse sovranazionale. Soprattutto, il presidente americano disse in quel contesto che occorreva guardarsi dalle insidie della governance globale quanto da quelle di altre forme di coercizione. E’ un discorso che ha delle analogie straordinarie con quella di un’altra orazione tenuta proprio da Salvador Allende nel 1972 sempre davanti alle Nazioni Unite. Il presidente del Cile disse in quell’occasione che un nuovo nemico stava nascendo tra la comunità internazionale. Un nemico che non aveva le sembianze di una potenza nazionale, ma piuttosto quelle di una cabala occulta composta da potere bancario, industriale e militare. E’ questo club privato che minaccia la vita e la prosperità delle nazioni e che vuole schiavizzare l’umanità intera. Questo sistema composto dalle grandi famiglie di banchieri internazionali, su tutti i Rothschild e i Rockefeller, e da tutti i gruppi di pressione da loro finanziati, come l’Aspen Institute o il Consiglio delle Relazioni Estere, è la più grave minaccia che incombe sul mondo e sui popoli di tutti le nazioni. L’ideologia che ispira queste grandi famiglie e questi gruppi è profondamente anticristiana e si richiama apertamente all’esoterismo satanico.Questa epoca storica che si sta vivendo è una nella quale stanno emergendo alla luce del giorno le pratiche del satanismo.La abominevole pratica della pedofilia, un tempo bandita, inizia ad essere sdoganata apertamente. Ovunque pullulano i richiami al satanismo e si vedono delle riviste che tessono gli elogi della Chiesa di Satana, fondata da Anton LaVey, occultista molto vicino al mondo di Hollywood.Ora questo sistema è pronto a tutto pur di arrivare al suo obbiettivo e ha annunciato apertamente qual è il proposito finale. Il Grande Reset non sarà possibile senza l’America Il mondialismo vuole arrivare al Grande Reset dei debiti privati che non è altro che la maniera definitiva per spogliare l’umanità di tutti i suoi beni e giungere così alla fine della proprietà privata. Coloro che si opporranno saranno deportati nei campi di concentramento sanitari fino a quando non accetteranno le condizioni economiche impostegli e la somministrazione del vaccino obbligatorio. L’ultimo passaggio del Nuovo Ordine Mondiale è quello che porta alla schiavitù totale. Questa ideologia non ammette dissenso. Non c’è libero arbitrio in questo mondo, ma solo automi privati delle loro facoltà intellettive capaci solo di eseguire degli ordini, anche i più brutali e insensati. Per poter arrivare però alla realizzazione di questo disegno autoritario globale, occorre riprendersi la Casa Bianca. Il Grande Reset non potrà manifestarsi se la superpotenza americana lascerà definitivamente il mondialismo e userà tutta la sua forza per impedire che il mondo cada nelle mani del totalitarismo più oppressivo e criminale della storia dell’umanità. E’ per questo che negli Stati Uniti c’è un colpo di Stato in atto. E’ la mossa eversiva della disperazione che questa società occulta sta tentando per forzare disperatamente la mano. L’operazione coronavirus ha aperto quella finestra di opportunità che il sistema stava cercando da tempo.  David Rockefeller alle Nazioni Unite nel 1994 disse che era necessario una sorta di evento catalizzatore per costringere le nazioni ad accettare il Nuovo Ordine Mondiale. Quella crisi è arrivata. L’operazione terroristica del Covid si può definire l’11 settembre del mondo. (si, ma moltiplicata per 7 miliardi)  Il tempo però sta stringendo. Klaus Schwab, uno degli esponenti più influenti di Davos, altro gruppo in prima fila del mondialismo, ha parlato di una “stretta finestra di opportunità” messa a disposizione dalla falsa emergenza sanitaria. Quella finestra potrebbe richiudersi molto in fretta se Trump resta alla Casa Bianca. Le forze occulte dunque si sono scatenate nel tentativo di rovesciare il presidente in carica. Ora in questo momento occorre restare con i nervi saldi. Monsignor Viganò, nella sua ultima lettera, ha esortato chiaramente a non lasciarsi prendere dallo sconforto.Era prevedibile che l’altra parte desse vita a qualcosa del genere. Questa cabala incarna il male assoluto e ordisce qualsiasi inganno pur di arrivare ai propri scopi. La battaglia tra i figli della luce e quelli delle tenebre è giunta dunque al momento decisivo.Adesso occorre resistere più che mai. Lo scontro co ntro le forze occulte si intensificherà ancora di più nei prossimi giorni. Il Nuovo Ordine Mondiale può ancora essere fermato. 


IL MALE VIEN DAL MARE

  Mi sono sempre chiesto se ci sia qualcosa o qualcuno, che possa essere indicato come il  responsabile e anche all'origine dell'att...