domenica 18 agosto 2024

IL SISTEMA INVENTATO

 

L'invenzione di un Sistema Immunitario era diventata necessaria dopo aver scoperto che il terzo postulato di Kock "le malattie sono causate dai microbi" non è dimostrabile. Ad oggi non si vuole ammettere che la teoria dell'infezione è sbagliata. Ricordiamo tutti. noi che abbiamo qualche annetto in piu' quando da bambino succhiavamo e mangiavamo avidamente il ghiaccio dai cui blocchi i pezzi spaccati dall'accetta del ghiacciaiolo finivano in terra tra terra, polvere, formiche???? Ci ha mai preso qualche infezione? Mai e poi mai, anzi era proprio quel mettere mani, bocca tra lo sporco che ti preservava da qualsivoglia infezione; la verita' e' che ti eri rifornito di microbi, necessari, indispensabili per mantenere un corpo in salute.
La cricca Pasteur - Kock , poi Rockfeller, AMA, Big Pharma, fu costretta ad inventarsi di sana pianta l'esistenza di un sistema immunitario (mai prima d'allora visto da nessuno e da nessuno considerato) per controbattere alle obiezioni di valenti scienziati i quali davanti all'affermazione di Pasteur e di Kock che sono i microbi a causare la malattia affermavano che ciò non poteva essere vero perchè anche le persone sane sono piene di microbi. Davanti a questa giusta obiezione la cricca di Pasteur si difese inventandosi l'esistenza del sistema immunitario. In sostanza Pasteur ribatté che se le persone sane non si ammalavano è perchè avevano un sistema immunitario forte, un sistema immunitario che fungeva da barriera insormontabile contro l'assalto dei microbi, mentre al contrario le persone che si ammalavano si ammalavano perchè non avevano un sistema immunitario abbastanza forte da proteggerle dall'assalto dei microbi. Diciamo che il Sistema Immunitario è una balla ed anche una truffa, così com'è una balla e una truffa la Teoria dei germi, ovvero la panzana che che siano i microbi a farci ammalare. Non esiste sistema immunitario che ti protegge dalle malattie, per il semplice fatto che le malattie non sono un male, esse originariamente erano utili all'animale - trasformando il suo corpo, i suoi organi e tessuti - per far fronte a pericoli o a situazioni eccezionali che l'individuo non sapeva come fronteggiare o risolvere. La malattia potenziando, migliorando, rendendo più efficienti organi e tessuti del tuo corpo ti permetteva di superare determinate situazioni eccezionali o di grave pericolo. In natura l'individuo ha solo il suo corpo per rispondere alle sfide dell'ambiente. La malattia - che nella prima fase, come ha ampiamente dimostrato Hamer, è sempre indolore per permetterti di affrontare al meglio la situazione eccezionale o di pericolo (mentre lotti non noti che qualcuno ti ha accoltellato) - trasformando il tuo corpo (dilatando i bronchi per avere più ossigeno, ulcerando le arterie coronarie per pompare più sangue nei muscoli, trasformando il pancreas per immettere più zuccheri nel tuo organismo, oppure nel caso del tumore allo stomaco secernendo più acido cloridrico per demolire il boccone indigesto, ecc) - la malattia ti permetteva di superare una situazione che altrimenti tu, con le forze che attingi dallo stato di normale salute, non avresti saputo come superare.
Come dice il dottor Hamer " in situazioni di eccezionale emergenza o di pericolo il corpo funziona in maniera accelerata", e cioè squilibrata, anormale. Questa è la malattia. Una risorsa che la natura mette a tua disposizione per superare lo stato di pericolo. Quando tu poi hai superato la situazione di eccezionale pericolo si entra nella secondo fase della malattia, che è sempre una fase di guarigione e di riparazione. È in questa fase che hai la febbre e che senti dolore. Febbre e dolore che ti stanno portando alla guarigione.
In sintesi: secondo il dottor Hamer l'individuo reagisce ai pericoli e agli attacchi del mondo esterno non immunizzandosi o non ammalandosi (attraverso la difesa approntata da un presunto sistema immunitario, come vorrebbe la medicina ufficiale) ma AMMALANDOSI e cioè trasformando, alterando, potenziando funzioni e cambiando dimensioni di organi e tessuti del proprio corpo . Provate a leggere qualsiasi trattato di medicina sul SISTEMA IMMUNITARIO, suggerisce il mio amico Claudio Trupiano nel suo eccezionale saggio
"Grazie Dottor Hamer " ribadito dalla sua continuazione "Grazie ancora Dottor Hamer" : con un certo piacere apprendiamo dell'esistenza di un ottimo e programmato sistema, pronto a difenderci, con vere e proprie armate di soldati, dagli intrusi che attaccano il nostro corpo. Così si legge che dal midollo partono efficienti strutture di difesa: leucociti, linfociti T, B, granulociti vari, ecc.
Ma il compiacimento e la soddisfazione di essere difesi lasciano presto il posto a uno stato di rassegnato sconforto, quando si cerca di definire un fenomeno inspiegabile per la Medicina Ufficiale: questo esercito di difesa, all'improvviso, senza una ragione plausibile, decide di diventare nemico del nostro corpo e quegli stessi soldati, preposti alla difesa, si rivoltano contro di noi. La patologia quindi viene qualificata con l'aggettivo, valido per tutte quelle similari, di MALATTIA AUTOIMMUNE. E' come se il Ministro dell'Interno(il medico) dicesse: "Non capisco perchè, senza motivo, carabinieri e poliziotti (virus e batteri) impazziscono e cominciano a sparare sui cittadini (il nostro corpo)" Infatti, a parte i generici richiami a fattori ambientali, allo stress, alla cattiva alimentazione e all'onnipresente fumo di sigarette, non si comprende il motivo di questa destabilizzazione funzionale dell'organismo.Tanto meno ha una risposta la domanda perchè succede ad alcuni e ad altri no. Risultato finale: come pazienti ci sentiamo impotenti e restiamo con lo sguardo triste, pronti ad ascoltare quanti soldati dobbiamo acquistare per aumentare le nostre difese in previsione della prossima battaglia. Nel frattempo abbiamo solo l'imbarazzo della scelta delle molteplici proposte del circo mediatico farmaceutico, che fanno a gara per farci assumere l'ultimo ritrovato che fa alzare il sistema immunitario. Se uno ha capito il senso del discorso fatto da Claudio Trupiano che ho riportato nel commento di sopra, questo qualcuno dovrebbe aver capito che senza il concetto del sistema immunitario, senza il concetto delle malattie autoimmuni inventato dalla medicina ufficiale tutto il mercato basato sui farmaci e sui vaccini di Big Pharma non avrebbe ragione di esistere, cadrebbe rovinosamente. È con la bufala del sistema immunitario debole o compromesso, del sistema immunitario che non fa più il suo dovere o che si rivolta contro di noi che Big Pharma ha potuto costruire tutto il suo mercato dei vaccini e le sue vergognose campagne vaccinali di cui abbiamo avuto i tristi esempi degli ultimi anni a proposito della colossale balla del coronavirus: infatti dopo aver elogiato l'efficienza di un presunto sistema immunitario che ci proteggerebbe dalle malattie non si manca mai di sottolineare che per le condizioni ambientali velenose in cui viviamo, per i cibi tossici che mangiamo, per la vita stressante che conduciamo e per il fatto che la maggior parte della popolazione è composta da anziani con un sistema immunitario ormai debole e compromesso e da bambini con un sistema immunitario in formazione, ci vengono a dire che tutti abbiamo un sistema immunitario ormai non funzionante, non all'altezza e che tutti avremmo bisogno di aiuti esterni per sconfiggere o proteggerci dalle malattie. tutti avremmo cioè bisogno di comprare degli anticorpi, dei soldati da schierare a difesa del nostro territorio, del nostro corpo. E con ciò il sistema del farmaco mentre sembrava che con il concetto di sistema immunitario ci volessero allontanare dalla medicina ufficiale e dalle sue pratiche in realtà ci avvicina, ci getta nelle braccia della medicina ufficiale. Infatti non bisogna mai dimenticare che la medicina ufficiale si basa, è fondata sul concetto di sistema immunitario. Cadendo questo cadrebbe tutta la sua teoria e la sua pratica, la sua medicina fasulla. Come dice il dottor Hamer, in situazioni di eccezionale pericolo o di emergenza il corpo funziona in maniera ACCELLERATA, squilibrata. Tu non vinceresti le tue sfide se il tuo corpo in fase di lotta, di combattimento funzionasse come in una normale fase di riposo: nella lotta hai bisogno di più sangue, di più ossigeno, di più zuccheri per far fronte alla situazione, per vincere o superare il pericolo. Hai bisogno che i tuoi bronchi e i tuoi polmoni si dilatino, che il cuore batta più forte e pompi più sangue, che ossa e muscoli siano più forti, più efficienti, ecc. Tutte le alterazioni e trasformazioni del tuo corpo quindi vengono in tuo soccorso per aiutarti a superare la fase di pericolo e di emergenza. Se questa fase di emergenza durasse il tempo di un normale combattimento - come avviene agli animali in natura - gli squilibri e le alterazioni del tuo corpo non avrebbero nessuna conseguenza per il tuo stato di salute. Tu non ti accorgeresti neppure delle alterazioni e delle trasformazioni del tuo corpo. La fase di ristabilimento e di ricostruzione, di ritorno alla situazione normale per ossa, muscoli, cuore, polmoni avverrebbe in un non nulla, nello spazio di un attimo e senza nessuna conseguenze per il tuo stato di salute. Durante la notte o durante lo stato di riposo avverrebbe il ritorno allo stato normale degli organi del tuo corpo impegnati nella lotta o nel conflitto recuperando le energie sprecate nella fase di lotta. Il problema sorge soltanto quando il tuo stato di lotta e di conflitto dura a lungo, in maniera permanente: in questo caso il ritorno alla normalità di organi e tessuti del tuo corpo potrebbe essere più doloroso. E questo perchè tante sono le energie che sono state sprecate nella lotta, perchè grandi sono state le trasformazioni dei tuoi organi e tessuti per far fronte alla nuova situazione createsi. Secondo quanto insegnatoci dal dottor Hamer la malattia ha due fasi.
Nella prima fase si ha - per permetterci di far fronte con successo alla situazione di pericolo o di eccezionale emergenza creatisi - l'alterazione o la trasformazione dei nostri organi e tessuti (crescita cellulare, perdita cellulare, paralisi, ecc). Questa fase è sempre indolore. Essa serve a migliorare, a potenziare o a trasformare - per permetterci di affrontare con successo la nuova situazione anormale o di pericolo nel frattempo creatisi - la struttura dei nostri organi e tessuti. La seconda fase - che avviene quando abbiamo superato il nostro conflitto esistenziale - è la fase di riparazione, di ricostruzione e di reintegro dei nostri organi e tessuti. È la fase del ritorno alla normalità. Risolto il conflitto il nostro corpo non ha più bisogno di funzionare in maniera accellerata o alterata. Gli organi e tessuti che nella prima fase si erano alterati per permetterci di risolvere il conflitto vengono riportati al loro stato di normalità. Questa seconda fase è la fase che la fasulla Medicina Ufficiale chiama malattia. Malattia che in realtà è una fase di guarigione e di reintegro, di ritorno alla normalità. Questa fase è accompagnata da dolori, da febbre, da debolezza, da infezioni, ecc. Tutti sintomi di guarigione. Ed è in questa fase che operano i microbi, non per farci ammalare ma per aiutarci a guarire (per smantellare i tumori o per aiutare a ricostruire i tessuti danneggiati o ulcerati. Quello che si deve capire - lo ripetiamo - è che il nostro organismo fa quello che gli diciamo di fare: se la realtà esterna per noi è insopportabile (non la vogliamo vedere) la retina dei nostri occhi ci rimanderà un'immagine sfocata e annebbiata della realtà (miopia). Se una persona o un fatto di vita ci sono rimasti sullo stomaco e non riusciamo a digerirli, a mandarli giu il nostro cervello ordinerà la proliferazione di un tumore nello stomaco (tumore che ha una capacità digestiva anche dieci volte superiore alle cellule normali) per farci digerire o mandare giù ciò che ci è rimasto sullo stomaco (il nostro cervello non distingue fra l'indigeriblitá di un pezzo di cibo, di una situazione di vita o di una persona). Se vogliamo sfidare o ci vogliamo opporre con successo ad una persona il nostro organismo produrrà più zuccheri (diabete) per contrastare con successo tale persona. La maggior quantità di zuccheri ci darà più forza per resistere o per opporci con successo a chi ci tormenta o ci sfida, ecc. Quindi nella malattia non c'è nessun processo degenerativo, nessun impazzimento delle nostre cellule, nessun indebolimento del nostro presunto sistema immunitario: il nostro organismo "ammalandosi" sta facendo né più e né meno ciò che gli abbiamo chiesto di fare. Secondo la truffaldina medicina ufficiale le malattie autoimmuni sarebbero patologie caratterizzate da una reazione scorretta ed abnorme del nostro presunto sistema immunitario che - non si sa per quale motivo - attaccherebbe e distruggerebbe i tessuti (ossa, muscoli, ecc) sani del nostro organismo riconoscendoli come estranei per errore. In realtà noi sappiamo - da tutta la storia dell'evoluzione - che gli animali trasformano di continuo il loro corpo per adattarlo all'ambiente in cui si trovano a vivere. Gli animali potenziano, AUMENTANO alcune parti del loro corpo oppure fanno in modo che alcune parti del loro corpo si atrofizzino, RIDUCANO le loro dimensioni fino a farle scomparire. Gli animali in natura di continuo affinano il loro corpo per rispondere con successo alle sfide dell'ambiente. Ma questa trasformazione del corpo degli animali avviene mediante quei meccanismi biologici che la fasulla medicina ufficiale chiama abnormi, AUTOIMMUNI: e cioè facendo perdita cellulare (atrofia, ulcera, necrosi) o aumento, crescita cellulare (tumori). Per adattare il corpo dell'animale all'ambiente, alle sfide per l'esistenza la natura "attacca", distrugge alcuni organi o tessuti, li atrofizza. Oppure li potenzia aumentando le loro dimensioni: quando alcuni organi o tessuti non sono più necessari per la lotta per l'esistenza la natura li atrofizza, li fa scomparire. Quando invece c'è bisogno di un organo o di un tessuto la natura li fa comparire dal nulla ovvero li potenzia, li affina (denti, artigli, corna, ecc.). Senza quelli che la truffaldina medicina chiama attacchi "AUTOIMMUNI" non ci sarebbe stata evoluzione sulla terra, non ci sarebbe stata differenziazione fra gli animali, tutto sarebbe stato eternamente identico, lo stesso. Quello che si è verificato nel corso di tutta la storia dell'evoluzione continua a ripetersi immutato quotidianamente nel corpo degli animali: essi giornalmente, di continuo hanno bisogno che il loro corpo si trasformi per rispondere al meglio alle sfide dell'ambiente. E così quando sono insoddisfatti del loro corpo, quando si SVALUTANO il loro corpo fa perdita cellulare, si atrofizza si ulcera - attacca se stesso, secondo la medicina ufficiale (presunte malattie autoimmuni) - per essere ricostruito più forte, più grande e più resistente di prima. Distruggendo o rimaneggiando alcune parti del loro corpo gli animali creano una nuova base su cui la natura crea, costruisce organi e tessuti più grandi e più forti (così come succede a qualsiasi atleta il quale con l'allenamento rompe, lesiona i suoi muscoli per vederseli ricostruire più grandi e più forti di prima nei momenti di riposo). Sono processi del tutto logici e sensati: quando l'individuo si mostra insoddisfatto del suo corpo (come un atleta durante l'allenamento) la natura lo smonta - attraverso una perdita cellulare - per ricostruirlo più grande e più forte di prima. Il nostro corpo non impazzisce, non attacca o distrugge se stesso: il nostro corpo si trasforma di continuo per adattarsi all'ambiente circostante, per rispondere al meglio alle sfide dell'ambiente. Non c'è nessun attacco autoimmune, nessun impazzimento delle nostre cellule: se un organo o un tessuto (ossa, muscoli) del nostro corpo va trasformato esso si riduce o aumenta le sue dimensioni, fa perdita cellulare o aumento cellulare, a seconda delle esigenze dell'individuo. Il nostro corpo è uno strumento vivo che risponde continuamente all'ambiente, che assume questa o quella conformazione a seconda delle convenienze dell'individuo.

domenica 11 agosto 2024

CANCRO E TANATHOS

  


Come sottolinea Rick Geerd Hamer il cancro specie ai polmoni  corrisponde alla paura di morire.  Diciamo che questo io l'ho sempre sospettato anche prima di conoscere le teorie di Hamer , difatti nel 1995 mia cognata ebbe modo di riferirmi di un accidente che le era capitato su di una barca, ritrovandosi all’improvviso alla merce’ di un mare fattosi nel giro di pochi secondi, burrascoso. il suo racconto era estremamente accorato e ancora partecipe, la barca era piuttosto grossa e c’erano anche molte altre persone a bordo (il marito, i figli , degli amici e anche una bimba piccola che lei aveva associato al suo prossimo destino di affogata ) -  ho ancora nelle orecchie le sue parole “ “Mario non so come spiegartelo , ma ho visto veramente la morte, e malgrado la mia famiglia, quella bambina, ho visto in dettaglio la morte e all’improvviso mi sono sentita disperata e sola, abbandonata da tutto e da tutti” Parole che mi sono tornate alla mente appena una ventina di giorni  quando venni a sapere che una stizzosa tosse si era rivelata per lei  una diagnosi di cancro ai polmoni e dei peggiori, a detta della medicina tradizionale,
  uno dei piu’ maligni, come se si potesse stabilire una gradualita’ nella perniciosita’ del tumore. All’epoca , lo ripeto  non ero ancora in possesso della conoscenza della teoria Hameriana  con le sue cinque Leggi Biologiche,  pero’ l’associazione tra trauma e malattia, l’avevo tanto tempo prima. Forse cio’ era dovuto al fatto che fin da ragazzino fui vittima di una paura di affezione tubercolare (1959) che letteralmente mi squasso’ la giovinezza  e della quale in seguito  ero sempre andato a ricercarne la misteriosissima causa, ritrovandola parzialmente nel libro di Groddeck Il Libro dell’ES, in certi passi sull’Orgone di Reich, e nel suo concetto di Armatura Caratteriale, perfino nella traslazione simmetrica  di classi di appartenenza dell’inconscio come insiemi infiniti di Matte’ Blanco. Poi c'erano state malattie vere e non presunte delle quali ero riuscito sempre a trovarne una ragione, spesso una finalita’ (orecchioni a 15 anni, epatite virale a 20, quindi bronchite cronica, tosse, e anche affezioni a carico dell’apparato locomotorio, etc) e aggiungici determinate malattie che avevano colpito dei miei cari : un tumore al seno di una nonna a 51 anni a conseguenza di problemi di problemi di casa,  un infarto dell’altra nonna  dopo una ristrutturazione di casa, una fortissima depressione di mio padre per via di svalutazione per motivi lavorativi con affezioni a carico dell’apparato escretorio. In realta’ ancor prima di conoscere le teorie di Hamer ero uno abbastanza convinto dell’incidenza della psiche sul corpo, e di certo il cancro ai polmoni e’ sempre stato uno dei piu’ terrificanti e minacciosi. Nel 1958 in Sicilia ci fu un signore amico di mia nonna certo ing.Ascione che aveva appunto tale malattia  e capitò che eravamo in vacanza a Giacalone in Sicilia, per cui ebbi modo di terrorizzarmi alquanto, anche perche’ mi era capitato di andare in bagno dopo di lui e mia nonna mi aveva ripreso “Mario che cavolo vai in bagno dopo quello, non lo sai che sputa sangue ????” questa frase mi fece una impressione enorme, che forse l’anno dopo riportai nella mia paura della tubercolosi dato che canonicamente aveva questa  caratteristica   (lo sputare sangue) .

La tubercolosi aveva pero’ piu’ peculiarita’in quell’autunno del ’59 di imprimersi con maggiore immaginario terrorifico
  sulla peculiarita’ del sangue  - avevo da poco visto il Film Dracula il Vampiro con Christopher Lee, poi c’erano dei racconti di mia nonna sulla sorella che l’aveva avuta e che appunto sporcava di sangue il fazzoletto dopo un colpo di tosse, e poi sembrava davvero l’inverazione del vecchio adagio “quando hai un martello tutte le cose ti sembrano chiodi” aprivi la TV e davano La Traviata , in vacanza a Palermo nell’estate,  c’era il cartellino “morta di dura tisi” delle donne  mummificate ancora negli stinti vestiti della cripta dei Cappuccini e via dicendo, senza contare quelle diverse denominazione tubercolosi, tisi, e forse la peggiore di tutte in quanto solo tre parole TBC, insomma  Forse in quel lontano 1959 per una ragazzino di 11 anni era piu’ facile lasciarsi  suggestionare da una malattia col sapore di antico che da una molto meno letteraria, tanto piu’ che  Il cancro ai polmoni come ha sempre detto Hamer è difficile che si sviluppi naturalmente in un individuo, esso è sempre il portato, la conseguenza di qualche evento catastrofico: di un evento cioè che mette in gioco la stessa esistenza, la vita dell'uomo; ad esempio era molto  sviluppato dai soldati al fronte, dai soldati in trincea durante una guerra oppure dagli abitanti di qualche città dell'antichità assediata e messa a ferro e a fuoco, che tra l’altro in tempi antichi non era neppure riconosciuto come tale ma come polmonite, bronchite acuta, e giustappunto tubercolosi.
Oggi dopo la disvelazione di Hamer e cioe’ grosso modo solo dagli anni ottanta, fino al mio limite addirittura del 2017 che avevo dovuto attendere la sua morte per scoprirne la sconvolgente portata delle sue scoperte , sappiamo bene
  che per sviluppare il cancro ai polmoni è necessario che l'individuo abbia davanti agli occhi nitida la visione della sua fine, della sua morte (come appunto mia cognata). Il cancro ai polmoni è difficilissimo che lo sviluppino gli animali, tranne in eventi eccezionali. Non avendo gli animali cognizione della morte è improbabile che essi sviluppino un tumore ai polmoni. In realtà anche gli uomini - prima che la medicina capitanata da BIG PHARMA diventasse l'unica medicina consentita dall'establishment - difficilmente sviluppavano un tumore ai polmoni. Il tumore ai polmoni ai nostri giorni è diventato così frequente, così "popolare" fra la gente proprio grazie ai dogmi, alle diagnosi di una corporazione medica indottrinata dalla medicina ufficiale, dagli agenti di Big Pharma. Oggi infatti, sparite le guerre e gli assedi, l'individuo sviluppa un cancro ai polmoni quasi esclusivamente dopo una diagnosi medica che predice la sua fine, la sua morte. Di regola le diagnosi mediche che mettono l'individuo a tu per tu con la morte sono quelle che gli diagnosticano un tumore, un cancro o una qualche grave patologia mortale in qualche parte del suo corpo. Le dichiarazioni da parte del medico al paziente del tipo "hai un cancro maligno al fegato, hai un tumore al seno particolarmente aggressivo e invasivo, ti restano pochi mesi di vita, hai l'AIDS, ecc"...tutte queste dichiarazioni colpiscono il paziente come una condanna a morte, come una sentenza di totale annichilimento. "Anche cercare informazioni su un particolare sintomo su Internet con innumerevoli siti Web che propagano il concetto di malattie maligne può facilmente attivare un conflitto di paura della morte". Di regola quindi sono principalmente le diagnosi mediche nella nostra epoca che scatenano nell'individuo la paura della morte e con essa il tumore ai polmoni, difatti l'individuo messo di fronte alla MORTE si sente mancare l'aria, si sente come se stesse per soffocare, come se si trovasse nella condizione di non respirare o di non potere più assorbire l'aria.
Noi di regola associamo la morte di un individuo con la mancanza di respiro. Quando un individuo smette di respirare noi lo dichiaramo morto: "ha esalato l'ultimo respiro", si dice di regola. Ed è per questo motivo che associamo la morte alla mancanza d'aria. Non a caso noi quando ci troviamo di fronte ad un evento mortale contraiamo il diaframma per ingerire, per inghiottire più aria - e quale evento è più mortale di una diagnosi medica che ti dà qualche mese di vita a causa di un tumore che dal punto di vista della medicina del dottor Hamer è del tutto innocuo? 
Dal momento in cui l'individuo ha paura di morire egli allarga i polmoni come per sfuggire ad una situazione di soffocamento, ad una situazione in cui l'aria viene a mancare. L'individuo che ha paura di morire, a cui è stato diagnostico una malattia mortale sente il bisogno di respirare a pieni polmoni, di fare il pieno di ossigeno. Il metodo che ha escogitato la natura per permettere all'individuo spaventato dalla morte di assorbire una maggiore quantità d'aria è quello di sviluppare un tumore. Il tumore come sappiamo è una proliferazione cellulare, una crescita in eccesso di cellule nell'organo bersaglio, nel nostro caso il polmone. Avendo l'individuo bisogno di respirare meglio, di assorbire più aria delle cellule tumorali proliferano negli alveoli polmonari con il compito di catturare più ossigeno. Negli alveoli polmonari deputati all'incameramento dell'ossigeno cioè cresce un tessuto supplementare, delle cellule tumorali, dei noduli rotondi con la funzione di catturare una maggiore quantità d'aria. Il compito delle cellule tumorali nei polmoni è quindi quello di incamerare più ossigeno per permettere all'individuo di sfuggire alla morte. Anche nel tumore ai polmoni - come in tutti i tumori - quindi non c'è niente di maligno di degenerativo, nessuna cellula impazzita. Il polmone si dilata per permettere all'individuo di sfuggire alla morte ingerendo una maggiore quantità d'aria. Il tumore continua a crescere fino a quando l'individuo teme per la sua vita, fino a quando è spaventato dall'idea della morte. Mentre, al contrario, il tumore smette di crescere, si arresta quando l'individuo supera il suo conflitto, quando vince la paura di morire. Una volta superato il suo conflitto l'individuo non ha più bisogno di ingerire più aria e quindi il suo tumore diventa superfluo, non più necessario. Arrivati a questo punto il cervello dà l'ordine ai micobatteri della tubercolosi di smantellare, di distruggere il tumore, il tessuto di polmone cresciuto in eccesso. Il tessuto demolito dai batteri viene poi espulso dalla bocca provocando tosse con catarro. L'espettorazione contiene anche muchi frammisti a pus e potrebbe contenere anche sangue. Questo processo di GUARIGIONE - l'espettorazione del tessuto polmonare demolito dai batteri - la medicina ufficiale lo chiama "tubecolosi polmonare". Tutti i tumori - come abbiamo visto anche nel tumore al seno e nel tumore allo stomaco - vengono smantellati, demoliti dall'azione dei batteri quando non sono più necessari. E con il tumore ai polmoni questa legge non cambia. "La secrezione tubercolare , escreta attraverso l'espettorato, è ricca di proteine. Se la fase di guarigione è lunga e intensa, la carenza di proteine potrebbe essere fatale. La morte, tuttavia, non è causata dall infezione della tubercolosi, ma piuttosto dall'esaurimento delle proteine (per questo motivo, la tubercolosi era precedentemente chiamata "consumo", tisi).
oggi come ieri : farse gonfiate 

Questo è esattamente ciò che accadde durante l' epidemia di tubercolosi polmonare del 1919 detta Spagnola  dopo che milioni di persone avevano risolto i conflitti subiti durante quattro anni di guerra. La fine della guerra ha avviato una guarigione di massa. A causa dell'estrema povertà causata dalle crisi economiche mondiali seguite alla prima guerra mondiale, le persone affette da tubercolosi non hanno ricevuto il cibo ricco di proteine necessario per la guarigione. Solo coloro che potevano permettersi un'alimentazione adeguata erano in grado di sopravvivere. I poveri non avevano possibilità". Non fu quindi un presunto virus nella cosiddetta "pandemia" chiamata SPAGNOLA che portò alla morte milioni di persone alla fine della prima guerra mondiale ma la mancata guarigione dal tumore dovuta, nelle masse povere, ad una adeguata alimentazione ricca di proteine. 
Eh si! la cosidetta malefica elite di quattro bottegai arricchiti, sa che la paura di morire per tramite di un virus invisibile svilupperà nelle masse spaventate dal presunto VIRUS,  un cancro ai polmoni. E questo è quello che effettivamente succederà a tutta quella gente terrorizzate dal coronavirus una volta che si sentirà al sicuro o che la finta pandemia avrà fine.

I MOSTRI DEL SONNO E DELLA INCERTEZZA

Non amo neppure un po' una figura come Gramsci : rigido, stizzoso come il suo conterraneo e successore nel PCI  Enrico Berlinguer , eppu...