E' proprio così: Napoleone, il Titanic, l'uomo sulla luna , "nulla e' mai successo così come ce lo hanno raccontato , e questo vale al massimo grado per la attuale pandemia, anzi per tutte le pandemie. Tra le altre cose questa falsa pandemia (ma ci sono mai state pandemie vere?) ha reso quanto mai assoluto un principio al quale credevo anche prima, sia pure in una accezione piu’ personalistica, ma che ora ha assunto un significato, una validita’ direi universale : un principio espresso, or non mi ricordo con precisione, se da Paul Watzlavitch del Gruppo di Palo Alto o piuttosto da Bandler e Grinder in qualcuno dei loro primi libri di Programmazione neurolinguistica (PNL)….. “NULLA E’ MAI SUCCESSO DAVVERO” Ecco si …“nulla e’ mai successo davvero….” con la precisazione necessaria “nulla e’ mai successo davvero, così come crediamo che sia successo” Tutto, ma proprio tutto e’ ed e’ stato sempre artefatto, costruito, sfalsato, gonfiato. Bhe! magari il "sempre" e’ un tantino esagerato, ma di certo gli ultimi seicento, settecento anni sono improntati a questo principio, che guarda caso si rivela coincidente con una pandemia (quella del 1348) molto simile a quella di oggi, una spudorata menzogna opportunamente perseguita e gonfiata dalle cosidette classi al potere che e’ indicata con quell’eta’ del bronzo riportata per la prima volta nella “Opere e i giorni” di Esiodo e nei testi indu’ dei vari yuga, e riproposta da studiosi seri come Guenon , Evola e non ronzini della cosidetta filosofia come Hegel o Marx, in quanto coincidente con l’ascesa al potere dei mercanti (ovvero la borghesia che io magari con un po’ di enfasi in negativo definisco “eta’ dei bottegai”). Non e’ certo il primo articolo che scrivo su tale temane’ sono il primo a farlo : illustri pensatori , tutti pero’ rigorosamente pensatori della cosidetta destra e nessuno della razzaffonata e velleitaria cultura sinistrorsa che ha un solo vero referente, giustappunto quel Giorgio Hegel della dialettica e della idiozia somma “cio’ che e’ reale e’ razionale e cio’ che è razionale è reale”, ne hanno fatto il caposaldo del loro costrutto ; Schopenauer, Nietzsche, Freud, Guenon, Evola, Eliade, Heisenberg, Schrodinger, Jaynes, tutti hanno perfettamente capito e denunciato l’ascesa dei mercanti e la messa in crisi della cosidetta eta’ dell’argento che fu quella dei guerrieri, come il predominio della mentalita’ mercantile, del commercio, dei mercati, del denaro, del valore di scambio, ma non degli scambi di valore, come meccanismi di potere e di oppressione verso la stragrande massa dell’umanita’.Quale fu la causa, ma anche lo strumento specifico di questa messa in crisi di una determinata classe a favore dell’ascesa di un’altra? Ebbene si! Fu una pandemia o meglio, il racconto, la gonfiatura di una pandemia. Si comincio’ a dire che era stata portata in occidente da mercanti genovesi provenienti dall’oriente, poi furono tirati in ballo topi, mosche , scarafaggi, pidocchi, tutti animali che in effetti proliferano quando sussistono condizioni igieniche molto ridotte, gia’ ma il tipo di affezione la cosidetta peste bubbonica, che in prima battuta si era diffusa nelle citta’ (molto meno nei paesi quasi sconosciuta nelle campagne ) non e’ che uccidesse questo gran numero di persone, insomma niente su cui si potesse far leva se si voleva incidere sul corpo sociale delle comunita’, era piu’ che altro una affezione superficiale del derma, che provocava sgradevoli bubboni sottocutanei, ma di certo non mortali (per intenderci un misto tra una psoriasi ed una lebbra) la tragedia, ovvero i morti a grappoli, arrivo’ colla seconda ondata della pestilenza che non interesso’ piu’ la pelle e le parti ben in vista del corpo, bensì il sistema respiratorio: ecco questa si e’ passata alla storia come peste nera e il suo bel numero di morti la fece, parecchi si, ma niente a che vedere con il numero stratosferico che fu contrabbandato a bella posta e che e’ arrivato fino a noi.Tutte le cosidette pandemie sono state delle marchiane gonfiature e guarda caso hanno sempre contrassegnato un forte cambiamento sociale, così in quella meta’ del trecento, come nei secoli successivi anche se con un andamento piu’ localizzato e circoscritto, tipo a Roma nel 1528 subito dopo il famoso sacco e le scorribande dei Lanzichenecchi, nel ‘600 la peste di Milano e Lombardia tramandata da Manzoni nel suo “I Promessi Sposi” con quella lapidaria osservazione “cabala ordita per far bottega del pubblico spavento” Una frase che specie oggi si rivela quanto mai attuale e dovrebbe farci riflettere sulle vere ragioni di una diffusione di una malattia.Quindi trovata la scusa la si ripete all'infinito, tipo una carestia, una guerra, un assedio, tutti eventi che con il disagio derivante e soprattutto con la paura diffusasi, mettono in crisi il sistema di difesa del corpo umano e che qualcuno in alto, molto in alto e con potere emergente decide di sfruttare per i propri interesse e il proprio tornaconto. Ecco prendiamo la prima e piu’ famosa pandemia, quella iniziata nel 1347 cui si diede colpa prima ai mercanti genovesi proveniente dall’oriente (un po’ il tristemente noto mercato di Wuhan in Cina ) e poi ad animaletti vari (piu’ avanti con il progredire degli strumenti di indagine, i microscopi si scendera’ a funghi e batteri e oggi con i microscopi a scansione particellare, si e’ arrivati ai fantomatici virus si da addurre la responsabilita’ sia dell’affezione che del contagio)
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