Questo non è un articolo mio: e' del mio amico Mario Haussman che per l'ottimismo e l'entusiasmo che ci mette nella sua adorazione a Trump merita di essere messo e custodito sul mio Blog Ricevo molto spesso messaggi, comunicazioni e richieste da parte di persone per altro ben informate, che però denotano una scarsa conoscenza del personaggio che attualmente ricopre la carica di Presidente degli Stati Uniti. Per costoro voglio soffermarmi a descrivere brevemente Donald Trump, così come l’ho conosciuto io. Donald Trump è nato il 14 giugno 1946, in una delle famiglie più ricche d’America, nella tenuta di famiglia nei pressi di New York, quarto di cinque figli. Alla morte del padre ereditò un vasto impero immobiliare e partecipazioni in vari settori. Sin da piccolo Donald mostrò un temperamento generoso e altruista e anche quando subentrò al padre alla direzione degli affari di famiglia, pur sentendosi a suo agio nel ruolo del magnate e divertendosi nel fare affari, non ha mai mostrato i tratti da squalo della finanza, propri a tanti suoi colleghi. Egli ha sempre sostenuto di avere abbastanza denaro, più di quanto gliene possa servire, e di fare i suoi affari più per il gusto e l’eccitamento, che per incrementare il suo già cospicuo patrimonio. Infatti in tutti i suoi business ha sempre tenuto conto degli altri, facendo guadagnare collaboratori e piccole imprese e creando nuovi posti di lavoro. Sempre attento che le sue realizzazioni portassero vantaggio anche ad altri, ha mostrato in tutta la sua carriera di essere un uomo dall’indole generosa. Costantemente largo di maniche per le giuste cause, onesto nelle sue transazioni, Trump ha anche sempre dimostrato di essere signorile e benefico pure nella vita privata, come mostrano la sua condotta verso i subalterni e la sontuosità delle mance che ha in ogni occasione elargito. Un esempio fra tanti rende chiaro come in quest’uomo la grandezza d’animo sia unita intimamente all’amore patriottico: nel 2001 a New York, quando ancora non aveva alcuna mira politica, si presentò immediatamente dopo la catastrofe dell’11 settembre sul luogo del disastro con una squadra di centinaia di operai, pagati da lui, per aiutare i soccorritori. Donald Trump non ha mai ambito alla presidenza. Egli, ricco e spregiudicato sin dalla nascita, conduceva un esistenza da sogno, diventando sempre più ricco grazie all’innato istinto per gli affari e alle sue straordinarie capacità di trattativa. Ma, da quando nel 1993 è nata l’idea di “Q”, un gruppo di patrioti, giuristi, politici e militari, erano alla ricerca di un uomo adatto a comparire sulla scena per attuare il piano e l’intelligence militare identificò Trump come il più idoneo. Trump era restio ad accettare l’impegno e in ultima analisi furono le suppliche del suo migliore amico, John Fitzgerald Kennedy junior, a persuaderlo. John John aveva giurato di portare alla luce i retroscena della cospirazione che condusse alla morte di suo padre e di esporne gli assassini. J. F. K. jr. però era troppo esposto e i poteri forti lo volevano morto prima che potesse attuare il suo proposito. Quindi, per lui la migliore soluzione era quella di sparire di scena. Ma poco prima di scomparire in seguito ad un misterioso incidente aereo, confidò quelle parole che ci permettono di comprendere meglio ciò che sta avvenendo, ovvero che se fosse riuscito a convincere il suo amico Donald ad abbandonare la sua futile esistenza da miliardario, allora avrebbero avuto “l’uomo giusto”. Trump non voleva fare il presidente – egli è stato cooptato, reclutato dai patrioti d’alto livello, che formavano il gruppo che appoggiava Kennedy. Venne quasi arruolato a forza dai generali e dai funzionari dell’intelligence che hanno dato vita a gruppo “Q”. Gli fu chiesto e intimato di divenire la facciata presidenziale del gruppo e l’argomento che lo convinse ad accettare furono le prove che gli furono mostrate delle pratiche perverse a cui i satanisti sottopongono i bambini rapiti. Praticamente nessuno, nel 2016, aveva i mezzi e la volontà di finanziare la campagna elettorale del candidato semi-sconosciuto prescelto. Ma uno dei motivi per cui la scelta dei patrioti era caduta su Trump era la sua ricchezza, che ne garantiva l’assoluta incorruttibilità. E su richiesta dei patrioti egli accettò persino di pagarsi in gran parte da solo la campagna elettorale, pur sapendo che la sua elezione avrebbe avuto effetti molto negativi sui suoi affari privati.
Infatti, da quando è divenuto presidente, Trump ha subito ingenti perdite economiche a livello personale, non potendosi più occupare dei suoi affari come prima. Ma nonostante ciò egli è non solo il primo presidente degli Stati Uniti che si è finanziato la campagna elettorale senza l’aiuto delle potenti lobby finanziare, ma, fatto ancora più singolare, egli è il primo e l’unico presidente ad avere rinunciato per tutto il suo mandato allo stipendio presidenziale di oltre 400.000 dollari. Con questo gesto unico Trump ha dimostrato di non fare politica per denaro, ma di essere fedele al suo motto di quattro parole: Dio – Patria – Servizio - Amore. Appena ebbe vinte le elezioni nel 2016 è iniziato tutto un carosello di avvenimenti per intralciare la sua opera, un vento gelido ha iniziato a soffiargli in faccia da tutto l’establishment e tutti quanti i media non hanno più perso occasione per denigrarlo e diffamarlo, inventandosi perfino notizie false atte a screditarlo. Da quando ha prestato il giuramento tutti i poteri forti del mondo hanno cominciato a remargli contro con un impeto mai visto prima. Da quando è divenuto presidente ci sono stati almeno sei attentati alla sua vita e c’è sempre in giro qualcuno che tenta di eliminarlo con qualsiasi mezzo. Nessun presidente ha mai dovuto sottostare ad una simile minaccia continua. Ma nessun presidente, escluso John F. Kennedy, ha mai sfidato così apertamente il potere satanico che tiene in pugno il mondo e quindi nessuno ha mai avuto così tanti nemici così potenti. Di certo nessuno è mai stato sotto attacco su più fronti per tutta la durata della sua carica. Nonostante questo nessun presidente americano ha mai fatto di più durante il suo primo mandato. A parte i successi spettacolari in politica estera, il fatto che sia riuscito a tenere fuori l’America da qualsiasi conflitto, che abbia stabilito la pace in varie zone del mondo, egli ha soprattutto attaccato in pieno molti poteri forti che dissanguavano la nazione, dai concorrenti cinesi ai colossi farmaceutici. Nessun presidente ha mai preso tanti provvedimenti a favore dei poveri, dei disoccupati e delle minoranze dei nativi, dei neri, degli ispanici, ecc., nonché a favore dell’ambiente. Egli ha stanziato cifre astronomiche per i parchi nazionali e per la conservazione del patrimonio naturale e un buon esempio del suo amore per la Natura è la sua recente adesione ad un progetto internazionale che si propone di piantare in tempi brevi 1000 miliardi di alberi. La domanda fondamentale che bisogna porsi per comprendere il presidente Trump e il suo operato è: Che cosa spinge un uomo anziano, che ha raggiunto le vette della società e che può soddisfarsi qualsiasi desiderio e concedersi ogni lusso, ad abbandonare lo stile di vita raggiunto, per impegnarsi in un lavoro durissimo e faticoso, che inoltre mette costantemente in pericolo la sua vita e quella dei suoi famigliari? Perché quest’uomo non fa come la maggioranza degli appartenenti alla sua classe sociale, che lavorano solo per diventare ancora più ricchi, mentre passano il resto del loro tempo in sollazzi e gozzovigli? Quale motivo lo ha portato a lasciare quella vita per mettere tutta la propria energia al servizio del benessere di tutti? Di sicuro si tratta di una scelta ponderata e consapevole, dato che con un quoziente intellettivo vicino a 150 Trump è un uomo tutt’altro che sciocco. Ma non è possibile, per il momento, fornire una risposta univoca e comprensibile a chiunque. Ognuno deve trovare la propria risposta a questa domanda. Per me è però chiaro che una simile scelta è prerogativa di persona con un forte contatto con la propria luce interiore. Una tale abnegazione e un tale altruismo sono privilegi che solo anime antiche e profonde possono comprendere e accettare. Solo uomini eccezionali sono in grado di capire appieno altri uomini eccezionali. E Trump brilla di una luce sui generis, che fa dire a molti che è stato mandato da Dio. Comunque, siccome ha appena terminato i preparativi necessari per compiere la sua straordinaria opera e poiché “il bello deve ancora venire”, aspettiamoci ancora grandi sorprese da quest’anima eccelsa, quanto tutt’ora incompresa.
MARIO HAUSSMAN
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