Qui su questo blog che richiama la passeggiata delle cattive , ovvero un luogo deputato alla passeggiata e quindi anche ad un certo scambio di chiacchiere delle "Captivae" ovvero le prigioniere così come erano denominate le vedove che dovevano rimanere con il loro dolore per la perdita del marito e quindi passeggiare e scambiare opinioni solo in un posto delimitato e prefissato, voglio anche io come le povere vedove sfogarmi ed esternare il mio pensiero profittando dei social che ci sono stati parzialmente concessi. Anche noi, diffatti, dopo quello che abbiamo subito in questi ultimi tre anni siamo diventati tutti "captivi", prigionieri del nostro risentimento per essere stati costretti a subire le peggiori angherie da parte del potere costituito, anzi dai poteri costituiti di tutto il mondo, in nome di una supposta sanita' globalizzante fondata su menzogne, falsita' e manipolazione, quindi una vera e propria dittatura sanitaria ancora piu' odiosa per la palese malafede e quindi ipocrisia dell'odiosa mentalita' bottegaia che ci governa oramai da secoli. Ho detto che avrei estrapolato qualcosa dai social piu' che altro facebook, dove me ne ero andato nel pieno della pandemia ma dove ho fatto ritorno sia pure con nome cambiato, quando gli infami che ci avevano governato nel corso dei tre anni di pronunciata distopia con misure davvero inusitate di repressione (vacccinazione obbligatoria, chiusura di esercizi soprattutto di svago, divertimento e tempo libero, infame lasciapassare con perdita di lavoro per chi non si piegava ai diktat del potere etc.) sono stati sbaragliati da una parvenza di regurgito di volonta' popolare, e mantenendo l'intento, servendomi anche di articoli e dibattiti (sui commenti di svariati post ) ho creato questo composito articolo coinvolgendo anche diversi personaggi, famosi e non famosi,e riportando argomenti disparati che comunque costituiscono sempre quel chiacchiericcio che potrebbe anche essere inteso come una delle poche voci ancora non aggiogate al carro del liberalismo di stampo anglosassone e statunitense che ancora ci opprime. Andiamo quindi a cominciare, nel primo intervento preso appunto da FB , parlo di un faro nel bel mezzo della citta' (a Bucarest risalente alla fine del XIX secolo) indubbiamente sulla scia dell'interesse che in questo momento occupa la tematica del filosofo geo-politico Karl Schmitt sulla interpretazione della storia del mondo come contrasto tra potenze di terra e potenze di mare "Mi intriga non poco questo faro in mezzo alla città "foisorul de foc" senza mare con flutti e onde che vi si infrangono contro, ma fuoco e terra , quasi una esternazione del principio di Schmitt "terra e mare" con le sue implicazioni geopolitiche di eterna lotta tra potenze talassiche e potenze telluriche che con l'epoca moderna purtroppo stanno vedendo il predominio dell'elemento liquido, mobile dello scambio, ma non più dei valori della tradizione, ma con l'unica connotazione del valore di scambio. Unico elemento di rinascita della tradizione anche senza una tradizione proprio come diceva Evola in Cavalcare la tigre, e anche di un ritorno delle potenze di terre tipo i Grandi Imperi di Roma, del Sacro Romano Impero ed anche Asburgico, Russo e Germanico e non di mare come l'Inghilterra e gli Stati Uniti che a tutt'oggi ancora ci opprimono, è il personaggio Putin , soggetto radicale per un multipolarismo secondo le prospettive della analisi di Dugin che si rifa' sia ad Evola che ad Heidegger ed anche un po' all'integrale sui cammini di Feynman, e quindi l'integrazione di tutt'altra area di possibile sviluppo del mondo che e' la "quarta teoria politica" al di la' del Liberalismo postmoderno, anche questa una idea di derivazione Duginiana. ecco per il secondo intervento mi avvalgo di un giovane filosofo Diego Fusaro che si e' dimostrato non allineato al pensiero dominante e proprio sui social svolge un importantissimo compito di salvaguardia della ragione, che non si addormenta e quindi puo' scongiurare quel sonno generatore di mostri cui faceva allusione Goya, a tale pst ecco pronta la mia risposta /commento : "pensare ad un mondo multipolare e ad una nuova strada politica al di là dell'infame liberalismo e senza lasciarsi fuorviare da altri percorsi come il comunismo ed il fascismo che in realtà sono state solo delle variabili senza sbocco della sua marcia e infame ideologia (la stradina che andava a sinistra e quella che andava destra). Occorre come dice Dugin, e come sottendono pensatori non allineati al pensiero unico e dominante, ma al contrario ispirati da Evola, da Guenon, da Eliade, da Schmitt, da Jungher, da Heidegger e oggi oltre Dugin, da De Benoist,da Agamben, una quarta strada, non solo variante, ma realmente alternativa a quella logora del liberalismo, che parte da un altro slargo e ha un diverso punto di fuga, un percorso che ha nel suo cammino, diversi tipi di integrazione, impostati su altre derivate....eh sì il pensiero va all'integrale sui cammini di Feynman, ma anche a quella sorta di Supersimmetria che governa un meccanismo alternativo a quello della trista coscienza bottegaia che ci ha accompagnato negli ultimi secoli, e che incanala una nuova corda energetica che possiamo anche chiamare stringa.
dI 51 anni li aveva sanciti Freud facendo un parallelo tra il ciclo femminile 28 giorni e il 23 di....eh mannaggia non me lo ricordo...lo vedi il calcolo infinitesimale va bene e così l'integrale sui cammini di Feynman, ma lo sai perché come secondo nome faccio Renato???? Perché a fare di conto ho sempre sbagliato e comunque la teoria dei 51 e' come ho detto di Freud, la mia è dei 35. Non so se hai mai letto Jung e il suo processo di individuazione (libri : psicologia dell'inconscio e l'Io e l'inconscio) che è canonico dei 35 anni (Dante, Gauguin,) fondato sulla funzione trascendente (bhe non posso mettermi qui a spiattellare tutta la complessa teoria di Jung) comunque io vi ho aggiunto un processo di definizione a raddoppio d'anni (70), ma di raccordo alla pulsione di morte di Freud di al di là del principio del piacere fondata sulla coazione a ripetere (eh sì siamo in piena e profonda psicoanalisi + psicologia analitica). Suvvia Velia (ti ho mai detto che hai un nome incantevole?) sto celiando...non ti conforta fare gioire il vecchierel canuto però non stanco?" - Non mi hai mai detto che ho un nome incantevole.....anzi non me lo ha detto mai nessuno ....un ....BEL nome si , e questo lo so. Nome , non lo sto a dire a te , che fu di una citta' della Magna Grecia( Elea, per i Greci ) dove fiori' anche un' importante scuola filosofica, il cui piu' famoso rappresentante fu Parmende, e da li' proprio l' eleatismo. - " Parmenide e la scuola eleatica...ah bhe andiamo alla grande, nel mio campo, quello dei Pre socratici che amavo molto più di quel trombone di Platone e il suo concetto, ovvero il principio origine di tutti i dualismi : l'uno che sta per molti quindi una cosa sola che vale contro il resto che non vale" mi risponde sempre Velia : che ha fatto anche lei il liceo classico al Vittorio Emanuele di Palermo "Beh...mai amato Platone.E non amo le ombre. Di nessun genere ed in nessun luogo" ed io di rimando ironicamente "neppure le caverne? " - "Meno che meno. " mi risponde mostrando quindi che ricorda Platone e il relativo Mito, quindi chiosando " Meglio vivere la vita che il riflesso della vita ...Non pensi?! a questo punto chioso e concludo io - " Eppure i riflessi sono importanti, ma in un'altra accezione, quelli di Narciso e quello che è sotteso al riflesso, ecco lo vedi torna il Freud di al di là del principio del piacere e torna anche l'infinitesimale più o meno calcolato pensa a tutto il negativo del mondo mancanze, difetti, debiti, rimpianti, etc. che possiamo comprendere sotto il segno meno : -1,-2,-3....-n, metti tutto sotto un segno di proiezione, tipo una radice quadrata, il -n diventa "i" ovvero un numero immaginario .
Se ne deduce che il reale è una proiezione dell'immaginario. Basta così , non parlo più anche perché è scoccata la mezzanotte (qui da me tra i cupi Carpazi ove aleggia la ben nota figura di Dracula) Ciao ciao, In quanto a Dracula mi spaventò molto nel 1958 con la faccia di Christopher Lee che poi ho conosciuto di persona a Locarno non troppi anni fa che gli diedero un premio alla carriera, oggi quel tipo di mostri non mi spaventano più, anzi debbo dire che vampiri, gattopardi, lupi non mi spaventano più, oggi mi spaventano le pecore"Poi ci sono gli articoli di giganti del pensiero come Dugin che ovviamente condivido non una sola volta: ecco questa sua breve riflessione su di un post riportato da Mario Haussman (uno a posto) "A mio parere, stiamo partecipando all’ultima guerra. Quando cominciamo a vivere davvero, ci rendiamo conto che questa è l’ultima vita che viviamo .Il significato della parola ”Ultimo” per questa guerra e per questa Vittoria va molto oltre la politica, la tecnologia, l’economia, le risorse, la strategia e la logistica. La nostra Vittoria è la vittoria del popolo di Dio sul nemico dell’umanità.![]() |
Dugin con la figlia che il sistema gli ha ucciso |